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Il caso

Modena, pochi posti alle scuole superiori: un comitato contro le esclusioni

Paola Ducci
Modena, pochi posti alle scuole superiori: un comitato contro le esclusioni

Famiglie mobilitate dopo il caos di febbraio: «Criteri inaccettabili»

27 novembre 2023
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Modena Sono determinati e pronti al dialogo ma anche a combattere, «ovviamente in modo pacifico e costruttivo» un gruppo di genitori delle medie Ferraris che hanno deciso di unirsi in un comitato per cercare di ottenere risposte concrete dalle istituzioni in merito all’accesso alle scuole superiori modenesi che anche quest’anno, visto il numero di alunni che finiranno la terza media, ha tutta l’idea di presentarsi ostico e problematico come ormai accade da anni.

Il problema è sempre lo stesso: ci sono alcune scuole della città che sono molto gettonate nella scelta dei ragazzi e quindi immancabilmente non hanno un numero di posti disponibili nelle classi prime che possa soddisfare tutte le richieste di iscrizioni.

«Quello che è accaduto in passato e che accadrà anche a breve a febbraio, se qualcosa non cambia – sottolineano i genitori - è che, in virtù dell’autonomia scolastica, all’interno dei consigli di istituto delle varie scuole, vengono istituiti criteri selettivi anche molto diversi tra loro che possono andare dall’obbligo di presentazione della pagella di seconda media, a quello di seguire scrupolosamente i consigli orientativi dei docenti delle medie fino ad arrivare ad un freddo sorteggio, castrando così di fatto le preferenze espresse dai ragazzi sulle schede di iscrizione e negando loro la libertà di scelta della scuola superiore che desiderano. Per il comitato dei genitori delle Ferraris che comunque rispecchia l’opinione pubblica della maggior parte delle famiglie modenesi e di molti insegnanti e si allargherà ai genitori di tante altre scuole, «questo è assolutamente inaccettabile – tuonano – ai ragazzi, che peraltro sono in età di obbligo scolastico, deve essere concessa la possibilità di scegliere la scuola che più desiderano per non castrare i loro sogni». È bene ricordare che anche l’anno scorso, a Modena, circa 300 ragazzi non hanno potuto entrare nella scuola superiore che avevano inserito all’atto dell’iscrizione on line a gennaio 2023 come prima scelta, dovendo poi ripiegare sulle seconde e terze scelte e in alcuni casi neppure in quelle ma in scuole assegnate d’ufficio, spesso lontane dagli interessi e attitudini del ragazzo.

Così, nella riunione che si è tenuta sabato mattina alle Ferraris i genitori, dopo un lungo momento di confronto, hanno optato per scrivere, a breve, una lettera aperta alle istituzioni modenesi e regionali (presidente della Regione Stefano Bonaccini, i dirigenti degli Uffici scolastici territoriale e regionale, presidente della Provincia Fabio Braglia, sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli e assessora all’Istruzione Grazia Baracchi) e per conoscenza a tutti i comitati genitori delle medie cittadine, in cui verranno nuovamente espressi i dubbi e le perplessità su questo annoso problema dovuto alla mancanza di spazi e organico che si trascina da anni per le superiori della città e che pare irrisolvibile.

«Ma con questa lettera, che sarà inviata loro con una pec- concludono i genitori- abbiamo intenzione di chiedere un confronto pubblico in presenza con loro e non molleremo la presa finché non ce lo avranno concesso e non avremo ottenuto risultati concreti per il bene dei nostri ragazzi come: una uniformità condivisa tra tutte le scuole nella compilazione del consiglio orientativo rilasciato dagli insegnanti delle medie, criteri di ammissione che non escludano i ragazzi e comunque che siano gli stessi in tutte le scuole di città e provincia, iniziative di orientamento più efficaci che non siano percorsi ad ostacoli e se proprio dovrà esserci una selezione che non venga presa come metro di valutazione la pagella del secondo quadrimestre della seconda media ma almeno quella del primo quadrimestre della terza media perché si sa che per moltissimi studenti la classe seconda è quella dove presentano il peggior andamento scolastico dei tre anni».

Uno dei casi più emblematici dello scorso anno è stata l’esclusione dal liceo delle scienze applicate Corni, quando rimasero esclusi diverse decine di ragazzi, poi “riorientati” in altre scuole. Nei prossimi giorni arriverà l’ufficialità che anche il liceo Wiligelmo potrà contare su due sezioni dell’indirizzo scienze applicate. Una novità positiva per rispondere alle richieste degli studenti, che anche quest’anno saranno in aumento: il tema spazi, con scuole costrette a dividersi in più sedi, a Modena e provincia continua ad essere un problema.