Gazzetta di Modena

Modena

Il caso

Frase sessista, il sindaco di San Prospero Borghi: «Mi autosospendo dal Pd»

Frase sessista, il sindaco di San Prospero Borghi: «Mi autosospendo dal Pd»

Dopo le polemiche nate da una frase pronunciata durante un incontro pubblico il primo cittadino rinnova le scuse e annuncia l’uscita momentanea dal partito, in attesa di ulteriori chiarimenti sulla vicenda. In conferenza stampa legge poi una lettera aperta: «Sempre sostenuta la battaglia delle donne»

28 novembre 2023
4 MINUTI DI LETTURA





San Prospero È il giorno dei chiarimenti e delle scuse dopo la frase sessista («a te danno donne belle, giovani e aitanti, a lui solo catorci») pronunciata durante un incontro pubblico con i vertici del distretto di Mirandola dell’Ausl e dell’ospedale Santa Maria Bianca. Per farlo, il sindaco di San Prospero Sauro Borghi ha voluto convocare una conferenza stampa nella sala del municipio di San Prospero.

L’articolo: Bufera sul sindaco di San Prospero

Autosospensione Subito un annuncio: «Fino a quando non sarà chiarita tutta la situazione, mi autosospendo dal Partito democratico». Una risposta immediata alle critiche che si erano sollevate all’interno del suo partito, in particolare quelle mosse dalla Conferenza delle donne del Pd di Modena («Caro sindaco, quando e se le torna la fregola irrefrenabile di esternare una battuta sessista mentre riveste il ruolo affidatole dai cittadini, per favore, si taccia. Quelle che per Borghi sono, volendo almeno sperare nella sua buonafede, uscite simpatiche, contribuiscono a rafforzare una cultura che proprio in questi giorni abbiamo definito "patriarcale e maschilista”») e da Giuditta Pini della direzione nazionale Pd («in politica le parole sono pietre: Borghi non si rende conto di essere imbarazzante e fuori dal tempo. Sono frasi sessiste, non battute. La cosa che rende tutto questo inaccettabile è che sia del Pd»)

Le scuse Borghi riconosce l’errore commesso e chiede scusa: «Sin dall’inizio mi sono scusato, anche le mie figlie mi hanno detto che mi sarei potuto risparmiare questa battuta di cattivo gusto».

La lettera Il sindaco ha anche letto una lettera aperta sull’accaduto: 

“Non avrei mai voluto apparire sui giornali per quello che è successo, ma per l'impegno profuso per la mia comunità e per tutte le comunità del territorio della Bassa. Ma è successo e come si dice "non si tratten lo strale quando dall’arco uscil!

Per questo, pur ritenendo di averlo già fatto domenica scorsa, oggi sono qui per ribadire: le scuse a tutti i primari, medici, infermieri del nostro Ospedale Santa Maria Bianca, della nostra sanità territoriale, siano essi uomini o donne, che mi conoscono e sanno quanto li stimo.

Mai ho voluto mettere in discussione o in cattiva luce la loro professionalità e la loro abnegazione e li ringrazio per l’impegno che stanno mettendo in campo in questo momento di grande difficoltà in carenza di risorse finanziarie ma soprattutto umane, con nuove progettualità per il bene del nostro territorio e per la difesa della sanità pubblica; chiedo scusa a tutte le donne che da anni portano avanti con impegno l'obiettivo delle pari opportunità e le battaglie sulla violenza di genere che ho sempre condannato e sempre condannerò; chiedo scusa alle donne del Pd che correttamente hanno preso distanza dalla mia affermazione che in quel contesto voleva essere solo una battuta ironica, sicuramente infelice, ma per loro rispetto mi sono autosospeso dal partito; faccio a loro presente che i loro valori sono gli stessi che animano me da sempre. Chiedo scusa alle mie figlie che mi hanno ammonito sull’accaduto ma conoscendomi hanno compreso che le mie sono scuse sentite.

Mi auguro che non si alimentino ulteriori polemiche perché mai e poi mai ho pensato di offendere nessuno. Penso che questa situazione sia stata fortemente decontestualizzata e troppo strumentalizzata e spero che da domani si parli dei veri problemi che attanagliano il nostro territorio. (viabilità, sanità, Aimag, attrattività per citare alcuni esempi). Per questo non verrà a meno il mio impegno.

In passato sono stato un fautore della nascita del centro antiviolenza del territorio, fautore della nascita dell’associazione "i talenti di Minerva" formato da donne che hanno come primo obiettivo la parità di genere. Ho fatto, anche recentemente incontri presso le scuole per parlare di diritti e libertà delle giovani donne condannando ogni forma di violenza, fisica e verbale. Ho stanziato risorse per dare risposte all'asilo alle giovani mamme e ho recentemente tinteggiato di rosso la panchina scolorita di fianco al Comune simbolo della lotta contro la violenza alle donne.

Mi ritengo sindaco della concretezza, sempre pronto a dar risposte alla comunità ma anche sindaco che ha valori e principi che rispettano tutti, donne comprese.

Per finire, nostro Signore disse... chi è senza peccato scagli la prima pietra: io ho peccato ma confido nel perdono.