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L’iniziativa

Sassuolo. Studenti in marcia per le donne: «Qui 146 vittime in un anno»

Paolo Braglia
Sassuolo. Studenti in marcia per le donne: «Qui 146 vittime in un anno»

La camminata in centro contro la violenza dei ragazzi delle superiori. Da piazzale Porrino a Garibaldi: rose sulla sedia del “posto di chi manca”

28 novembre 2023
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Sassuolo Un momento per riflettere come comunità, un momento per coinvolgere direttamente in questa riflessione anche, e soprattutto, studenti e studentesse, per iniziare a costruire un futuro di rispetto reciproco partendo dai luoghi della formazione.

Lunedì mattina centinaia di ragazze e ragazzi delle scuole superiori del distretto ceramico hanno attraversato le vie del centro di Sassuolo per dire “no” alla violenza contro le donne. Una marcia che è partita da piazzale Porrino per poi fermarsi in piazza Garibaldi dove studenti e studentesse, accompagnati da un gruppo di docenti ed amministratori locali, si sono raccolti per qualche istante attorno all’installazione che ricorda le vittime di violenza di genere ed hanno posato alcune rose sulla sedia rossa simbolo del “posto di chi manca”, con un sottofondo musicale a cura del corpo bandistico La Beneficenza. A seguire il corteo di giovani ha ripreso il proprio cammino per arrivare al Crogiolo Marazzi, dove nuovi spunti di riflessioni sono stati presentati dagli attori di Sted, che hanno accolto gli studenti leggendo i nomi delle vittime di femminicidio registrati da inizio anno in Italia.

Durante l’incontro con le scuole superiori sono stati anche presentati i dati relativi all’anno 2022 del Centro Antiviolenza Distrettuale Tina, centro situato in via Adda che tramite le sue operatrici offre ascolto e sostegno alle donne che subiscono maltrattamenti, inoltre offre anche consulenza psicologica e legale alle donne vittime di violenza. Nel 2022 sono state accolte dal centro 146 donne: 59 residenti a Sassuolo, 28 a Formigine, 22 a Maranello, 19 a Fiorano, 6 a Prignano e 12 non residenti nel territorio del distretto ceramico. I nuovi accessi registrati l’anno scorso sono stati 100, donne di età compresa tra i 19 ed i 79 anni. Tra queste donne, 68 sono di cittadinanza italiana e 29 di paesi extra Unione europea, mentre per 3 donne non è specificata la cittadinanza. L’iniziativa di ieri mattina, organizzata nell’ambito del programma di iniziative per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha sottolineato come per combattere questa piaga che tocca l’intera società sia necessario parlarne anche nell’ambiente scolastico. Scuola che, accanto alla famiglia, deve giocare un ruolo di primaria importanza nell’educare le giovani generazioni al rispetto reciproco e a sane relazioni affettive: «Si dovrebbe parlare di più di questo argomento nelle scuole – ha detto un gruppo di studentesse dell’Istituto Volta presente ieri alla marcia e all’evento al Crogiolo Marazzi -, fare sapere che è una cosa da non sottovalutare». «Il ruolo della scuola è quello di informare, parlare continuamente e dare ai ragazzi la possibilità di confrontarsi senza il timore di essere giudicati, così che tutti possano sentirsi liberi di esprimersi – ha aggiunto Valentina Tolaini, insegnante dell’istituto Volta -. Da parte di molti ragazzi noto una sensibilità particolare sul tema, soprattutto da parte di molte ragazze perché si sentono più coinvolte. Noto però con grande dispiacere che anche nelle giovanissime coppie c’è una forte gelosia, nei ragazzi e nelle ragazze. Gelosia e possessività sono diffuse, anche inaspettatamente».

Al termine della mattina, sono stati anche premiati i vincitori del concorso #liberedallaviolenza: al primo posto si è classificato il video della 4A dell’istituto Volta, al secondo posto il video di quattro ragazzi (Mirabella, Paganelli, Presicci, Prezioso) della 4B dell’istituto Elsa Morante e al terzo il video di altri tre studenti (Lai, Marasco, Di Giorgio) della stessa classe. È stato deciso di riservare una menzione speciale per la 4AT dell’istituto Elsa Morante per l’unica fotografia presentata al concorso.