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Modena, salvataggio Holostem riuscito: «Ma serve un piano sostenibile»

Modena, salvataggio Holostem riuscito: «Ma serve un piano sostenibile»<br type="_moz" />

Via libera dal ministro Urso all’acquisizione dell’azienda da parte di Enea Tech: «Tre condizioni inderogabili, a partire da un management qualificato e adeguato»

30 novembre 2023
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Modena La svolta tanto auspicata per continuare a dare una speranza di cura ai “bambini farfalla” è fortunatamente arrivata, nel penultimo giorno a disposizione: «Ho dato il via libera all’acquisizione della società Holostem da parte della Fondazione Enea Tech», ha annunciato ieri il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rispondendo al question time alla Camera, prima di illustrare il piano che sarà messo in campo per salvare Holostem, l’azienda biotech con sede a Modena che da anni lavora allo sviluppo di terapie avanzate e per dare una speranza ai “bambini farfalla”, affetti da epidermolisi bollosa, una rara malattia genetica: «L’acquisizione – ha spiegato Urso – è subordinata a tre inderogabili condizioni, volte a garantire l’immediato ingresso nella Holostem di un adeguato e qualificato management; l’elaborazione di un piano industriale entro 6 mesi dall’acquisizione, che evidenzi chiaramente le strategie volte al contenimento dei costi e all’incremento del fatturato; e, in terzo luogo, l’impegno della società a ricercare investitori privati e partner industriali, finalizzandone l’ingresso nella compagine societaria entro un congruo termine dall’acquisizione e avvalendosi del supporto di Invitalia».

Nei giorni scorsi era scattata una maxi-mobilitazione per fermare il conto alla rovescia che avrebbe portato entro la fine del mese il polo alla liquidazione. Il ministro Urso, dopo aver annunciato il raggiungimento di una soluzione, è voluto entrare nel dettaglio di come verrà messa in sicurezza l’azienda biotech. E ha ricordato le tappe che hanno portato fino ad oggi. «Il gruppo Chiesi, leader in Italia, che nel 2022 ha registrato un fatturato di 2,7 miliardi di euro ponendosi al primo posto nel nostro Paese per ricerca e sviluppo farmaceutico, ha ritenuto di assumere il 30 novembre dello scorso anno la decisione di mettere in liquidazione la società, ritenendola evidentemente non sostenibile alla luce di una perdita annuale media negli ultimi anni pari a 8,3 milioni – ha ripercorso Urso –. In tale contesto poteva apparire logica la soluzione legata all’ingresso di un partner industriale con una forte esperienza nella commercializzazione dei farmaci o in subordine quella di dar vita ad un soggetto non profit che avrebbe sostenuto Holostem nella sua meritoria attività con donazioni liberali. La società ha invece optato per la manifestazione di interesse formalizzata ad aprile del 2023 da un soggetto pubblico, la Fondazione Enea Tech e Biomedical.

Tale Fondazione, va però detto, nei suoi circa 4 anni di vita non ha sviluppato uno specifico know-how sulla valorizzazione industriale e commerciale della ricerca farmaceutica ed anzi ad oggi non ha dato corso ad alcun progetto». Si arriva così alla soluzione avviata ieri e alle condizioni poste, «compatibile con il regime sugli aiuti di Stato», ha precisato il ministro Urso.

Enorme la gioia e il sollievo espressi dall’associazione “Le ali di Camilla”, che si è battuta per scongiurare la liquidazione: «Siamo felici del via libera e ringraziamo tutti», ha in una nota Stefania Bettinelli, presidente dell’associazione, «per un intervento che ci consente di non perdere le terapie avanzate sviluppate da Holostem. Diamo un abbraccio speciale alle lavoratrici e ai lavoratori di Holostem, che potranno continuare la loro missione per ridare vista e speranza a tante famiglie».l