Gazzetta di Modena

Modena

Violenza in autostazione

Rissa a Vignola, identificate le ragazze

Manuel Marinelli
Rissa a Vignola, identificate le ragazze<br type="_moz" />

Gli agenti della polizia locale le hanno poi riaffidate alle rispettive famiglie: si erano date appuntamento su Instagram il giorno prima per poi affrontarsi

03 dicembre 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Vignola «Un episodio preoccupante per più di un motivo».

Così il sindaco di Vignola Emilia Muratori ha definito la rissa, l’ennesima, con protagoniste due ragazze minorenni all’autostazione di Vignola. La vicenda è avvenuta circa una settimana fa, in quello che negli ultimi tempi può essere considerato quasi al pari di un ring da combattimento di strada. È qui che i giovanissimi, tra un autobus e l’altro, si affrontano davanti ai coetanei, tutti muniti di cellulare pronti a immortalare la scena e a diffonderla agli amici.

«È allarmante innanzitutto perché protagoniste sono due ragazze molto giovani – spiega Muratori – che dalle informazioni raccolte dalla Polizia locale dell’Unione Terre di Castelli, intervenuta sul posto, si erano date appuntamento annunciandolo fin dal giorno prima su Instagram. Poi perché i coetanei presenti non solo non sono intervenuti per tentare di dividerle, ma anzi le hanno incitate alla zuffa per poi limitarsi a riprendere lo scontro e a postarlo sui social. Quasi che sia mancata in loro la consapevolezza della gravità di quanto stava accadendo. Perché il fatto non è rimasto senza conseguenze».

Alle due ragazzine solo un ammonimento, con gli agenti che le hanno accompagnate al comando, identificate e poi affidate ai rispettivi genitori. Ma non per questo, e lo rimarca il sindaco, sono da considerarsi immuni alla legge.

«Il fatto che siano minori non le rende indenni, nel rispetto dei loro diritti, dalle conseguenze previste dalle norme vigenti – prosegue Muratori – Ritengo che questi ragazzi vadano educati al rispetto di se stessi e degli altri, ma vanno anche resi consapevoli del fatto che la minore età non li sottrae alla legge. Sia i Carabinieri che la Polizia locale, fin da subito, hanno intensificato i controlli nella zona tra il polo scolastico delle superiori e la stazione delle autocorriere».

Alla base di tutto, però, rimane sempre l’educazione, «fondamentale deve essere il ruolo di famiglie, scuole e istituzioni» rimarca Muratori, che evidenzia l’impegno del Comune sul tema: «Abbiamo preso accordi con una associazione locale affinché la loro sede, presso uno dei parchi più frequentati dai ragazzi, possa diventare presto sede anche di un centro giovani. Da un paio d’anni, poi, l’Unione ha chiesto la collaborazione dell’Educativa di strada e, dopo l’emergenza pandemica, ha ripreso gli incontri del tavolo adolescenza. Infine, continuo e proficuo è l’interscambio con le scuole che si sono dimostrate molto collaborative, partecipando anche con intere classi ai progetti di cittadinanza attiva promossi dall’amministrazione comunale».l