Serra, «tutor per la sicurezza dell’Estense: basta morti, è il momento di agire»
Da Quattrini progetto su tre tratti: sì anche da Maranello e Pavullo
Serramazzoni Tutor per ridurre la velocità nell’immediato. E poi un allargamento limitato per creare una corsia obbligatoria per i camion.
È il progetto di messa in sicurezza dell’Estense a cui da quattro mesi sta lavorando l’ingegner Giorgio Quattrini, una vita da dirigente Ferrari, ora consulente e capogruppo di maggioranza a Serra. Già a maggio aveva posto con forza l’esigenza di un intervento su una strada troppo pericolosa. Dopo il terribile incidente di mercoledì, il tema è diventato di assoluta urgenza. Soprattutto nel tratto di Serra, dove ci sono state più di 50 vittime negli ultimi vent’anni.
Il piano d’intervento su cui ha lavorato in questi mesi è su due step. Il primo, il più veloce da attuare, prevede l’istallazione di tutor fissi per la rilevazione della velocità in tre tratti: «Il primo a Maranello – spiega – dai laghi di Torre Maina al confine con Serra in località Sassone: 3,2 km con 90 km/h di limite. Poi, salendo, a Serra dal bivio di Riccò all’incrocio con Valle: 3,1 km con limite dei 90. Infine il tratto per Pavullo che inizia dopo il bivio con via Casella fino all’incrocio per Serra, dove poi sarà realizzata la rotonda: 2,3 km con limite dei 70. È il tratto del terribile incidente di mercoledì questo: se l’apparecchio fosse stato istallato, il suo effetto deterrente probabilmente avrebbe salvato tre vite. Ecco perché dobbiamo fare presto».
Sui tutor Quattrini si è già confrontato con i sindaci di Maranello (Zironi) e Pavullo (Venturelli), oltre che con l’Unione (Pasini), ottenendo pieno appoggio: «Siamo pronti adesso ad andare in Prefettura a portare il progetto – osserva Quattrini – col sostegno anche del direttore del distretto sanitario Brunetti e di Franco Piacentini, presidente della sezione modenese dell’Associazione Italiana Famigliari e Vittime della Strada. Tutti condividono l’urgenza di agire. Speriamo che, dopo essersi confrontata con la polizia Stradale, la Prefettura possa dare ai tre Comuni il via libera all’istallazione. A quel punto, partiremmo tutti immediatamente».
Il secondo step è il discorso allargamento, che richiede per forza tempi più lunghi. «Qui bisogna trovare una forte intesa sul piano d’intervento, così da poter andare da Anas, Regione e Provincia a chiedere supporto su un progetto fattibile, non faraonico. Siamo tutti d’accordo nel chiedere un allargamento, tanto che in Unione si è deliberato di includerlo nel programma di sviluppo 2024/2026. Ma bisogna stabilire come. Chiedere le quattro corsie con spartitraffico centrale temo voglia dire cullare solo un sogno – nota Quattrini – credo sia molto più fattibile un allargamento di due metri nella parte destra a salire dal bivio di Valle fino alla futura rotonda dei Baldaccini, così da creare una corsia obbligatoria per i mezzi pesanti. Sarebbe interrotta solo lì dal viadotto e dal ponte del Rio Torto, punti che però sarebbero già coperti da tutor. Un intervento fattibile, sulla scia di quanto fanno in Trentino, Austria e Germania, e che il Codice della strada prevede. Con un costo relativamente basso.
Il momento di agire è adesso – chiosa Quattrini – non è possibile continuare a vedere auto che sfrecciano sull’Estense a velocità pazzesche. Ci sono persone che ormai hanno paura a prendere quella strada. Che continua a portare sviluppo alla montagna, certo, ma va resa sicura».l