Reggio Emilia, frode da 10 milioni di euro in fatture false: tra gli indagati anche il carpigiano Maurizio Setti, presidente dell’Hellas Verona
Operazione Cyrano: 26 indagati e 22 perquisizioni in tutto il Nord Italia. Coinvolge società calcistiche, di produzione programmi televisivi, dei settori edilizio, di trasporto merci e meccanico
Reggio Emilia Dall’alba di oggi, mercoledì 6 dicembre, oltre 100 militari della Guardia di Finanza ed operatori della Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, diretta dal dottor Calogero Gaetano Paci, stanno dando esecuzione ad un Decreto di perquisizione personale e locale e informazione di garanzia emesso nei confronti di 26 persone fisiche e giuridiche, di cui 22 interessati anche da perquisizioni locali.
Secondo quanto riporta l’Ansa, sono in corso perquisizioni nella sede dell’Hellas Verona società di calcio che milita in Serie A.
L’indagine denominata “Cyrano”, condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia e dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia, ha permesso di accertare la sussistenza di una società “cartiera”, con oggetto sociale dichiarato “attività delle concessionarie pubblicitarie”, costituita al solo scopo di emettere fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, al fine di consentire ai beneficiari delle F.O.I. l’evasione delle imposte sui redditi e dell’Iva.
Il provvedimento di perquisizione e sequestro è stato emesso nei confronti di 22 società utilizzatrici, dislocate su tutto il territorio nazionale e di altrettanti soggetti risultati essere nel tempo loro rappresentanti legali e/o amministratori ed attive in diverse attività d’impresa, alcune note sul mercato.
Le persone giuridiche coinvolte nella frode sono società calcistiche, attive nella produzione di programmi televisivi e nei settori dei trasporti di merci, edilizio e meccanico in genere.
Al termine dell’attività d’indagine, è stato documentato come le 22 società interessate abbiano utilizzato, nelle rispettive dichiarazioni annuali ai fini dell’Iva e delle imposte dirette, fatture per operazioni inesistenti ricevute dalla società cartiera per oltre 10 milioni di euro.
Nel corso delle operazioni si è provveduto a notificare, nei confronti di tutti gli 26 soggetti indagati, un’informazione di garanzia. Tra loro il presidente della società Hellas Verona, il carpigiano Maurizio Setti.