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“Carro amato”, a Modena monta la polemica

“Carro amato”, a Modena monta la polemica

L’installazione ideata da Lorenzo Lunati ed esposta in piazza XX Settembre fa discutere anche a livello politico: «Il sindaco dovrà spiegare se condivide il pensiero dell’autore». Che da parte sua spiega: «Idea che spinge a ragionare sulle tragedie dei nostri tempi». Modena Volta pagina ne chiede la rimozione e dà appuntamento sabato mattina per una protesta

08 dicembre 2023
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Modena «Il «Carro Amato? Non so quanti complimenti ho ricevuto. Fa piacere, lo ammetto: non è da tutti fare un’opera che fa discutere, che fa parlare di pace usando un oggetto di guerra. È un’idea che spinge a ragionare sulle tragedie dei nostri tempi». Così l’artista Lorenzo Lunati, il giorno dopo l’installazione in piazza XX settembre del suo “carro/amato”.

L’articolo: «Ecco il mio carro amato pieno di regali e pace»

Tutto bene quindi? Decisamente no. Del resto Lunati non è nuovo a trovarsi al centro di polemiche anche forti per le sue opere in occasione delle festività natalizie, come fu nel 2021 con il Babbo Natale in tutù o lo scorso anno con gli Yeti da abbracciare.

Sui social della Gazzetta di Modena le posizioni contrapposte non mancano, così come si può vedere anche nel nostro VIDEO  . 

Ma a scendere in campo, e questa volta compatti contro il Carro Amato sono anche le forze politiche. E’ il caso del M5s che commenta: “Ieri con le chiavi in mano “per fare rumore” contro la violenza sulle donne, oggi carri armati bardati a festa sormontati da un grosso Babbo Natale.
E’ davvero questo il messaggio che vogliamo lanciare a tutte le scuole che raggiungono il centro città per frequentare il campo di pattinaggio, o prendere il trenino o ammirare l’albero di Natale? I carri armati a Gaza hanno ucciso oltre 11 mila persone tra queste più di 5000 bambini. L’OMS riferisce che ogni 10 min. viene ucciso un bambino palestinese. I carri armati non chiedono il passaporto. Il 5 novembre il Ministero della Sanità di Gaza riferiva che il bilancio delle vittime israeliane a seguito dell’attentato del 7 ottobre era di 9.770 morti, compresi 4.880 minori. Questi sono i doni distribuiti dai carri armati. 
I carri armati non distinguono tra civili e militari tra donne e uomini, adulti e bambini/e e nemmeno tra soldati e giornalisti. Ieri in consiglio comunale a Modena è stato approvato un ODG che assegna al giornalista Julian Assange la cittadinanza onoraria. L’ODG solleva la persecuzione a cui è stato esposto il giornalista per lo svolgimento del suo lavoro. Nelle ultime 4 settimane a Gaza sono stati uccisi più di 70 giornalisti, presi deliberatamente di mira per evitare che pubblicassero notizie sui crimini di guerra svolti in quelle terre. Questi giornalisti sono stati messi a tacere per sempre. La stessa cosa che si è tentato di fare con Julian Assange, che oggi questa città sostiene.
Il linguaggio gentile delle emozioni che vogliamo introdurre nelle scuole deve corrispondere ad azioni coerenti. Per il 22 di dicembre proponiamo lanterne vs. carri armati. Il 22 di dicembre la rete free Assange propone la "Giornata delle lanterne", un flash mob a favore dei giornalisti perseguitati”.

Ancora più severo il commento che arriva da Fratelli d’Italia. Sulla nuova installazione presentata in piazza XX Settembre  interviene Ferdinando Pulitanò, presidente provinciale di Fratelli d’Italia: «Dopo averlo vestito con un tutù e trasformato in alieno, la nostra città si fa riconoscere per aver collocato Babbo Natale su un carro armato. Una scelta davvero infelice soprattutto in un momento come quello che il nostro mondo sta vivendo con l’Ucraina e il Medio Oriente trasformati in campi di guerra e devastazione. Muzzarelli dovrà spiegare alla città se condivide il pensiero dell’autore che considera il carro armato un simbolo di libertà e pace, come dichiarato alla stampa, e non un terribile strumento di morte», conclude Pulitanò.
Sul tema è intervenuto anche Luca Negrini, presidente cittadino di Fratelli d’Italia: «Verrebbe da chiedersi se Lunati ci è o ci fa, ma, al di là della risposta che non è così semplice rintracciare, è evidente che l’artista, o presunto tale, abbia bisogno ogni volta di alzare il tiro per poter far parlare almeno qualche giorno di sé, così da avere un po’ di  pubblicità. Il che sarebbe sicuramente discutibile ma anche accettabile, se non venisse utilizzata anche l’immagine della città che ospita, suo malgrado, l’ennesima cafonata. Inutile e poco credibile il gioco di parole ‘carro amato’ al posto di ‘carro armato’, perché di fatto trattasi comunque di una riproduzione di un veicolo da combattimento in un periodo storico dove la guerra, o meglio le guerre, purtroppo sono in corso. Con buona pace dei bambini che, come di consueto accade, chiederanno ai genitori di che cosa si tratta e degli adulti che si troveranno a dover spiegare ai piccoli qualcosa che nulla ha a che vedere con la magia del Natale. Inoltre l’opera è poco rispettosa anche nei confronti dei tanti bambini e ragazzi ucraini in fuga dalla guerra e ospitati a Modena, che hanno dovuto lasciare la propria terra a causa dei conflitti in corso. Chissà se a loro ricorderà il Natale questa ‘scultura’», conclude Negrini.
«Evidentemente il classico Babbo Natale con le renne che trainano la slitta è troppo trasgressivo per questa amministrazione che ogni anno preferisce la polemica alla magia e al messaggio di speranza che dovrebbero essere la base su cui si regge questo periodo”, chiosano i due dirigenti all’unisono».

Modena Volta Pagina va ancora oltre e propone  la rimozione dell’installazione e programma per oggi una protesta, come si legge sulla pagina Facebook della lista civica:  “Modenamoremio, l'associazione dei commercianti del Centro Storico fortemente sostenuta dall'amministrazione comunale, ha proposto il solito discutibile "addobbo natalizio" in piazza XX Settembre.

Quest'anno però il suo creatore Lunati è andato oltre: ha sfruttato un tema estremamente serio, grave e drammatico per farne uno strumento di promozione del consumismo.

Non vogliamo carriarmati in città, neppure con la R cancellata. Il messaggio del gioco di parole lascia ancora troppa ambiguità e l'immagine del carro è preponderante sul gioco di parole.

Non è accettabile scherzare sulla guerra (vogliamo parlare del cuoricino ritagliato sulla bocca del cannone??!!).

Perciò l'unica soluzione possibile è che sia rimosso.

Domani sabato alle ore 11 ci sarà una protesta in piazza XX Settembre. Tutti coloro che sentono offesa da questa installazione la tragedia della guerra che dilaga nel mondo potranno partecipare.