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Modena, la solidarietà del sindaco al vescovo Castellucci: «Vittima di un attacco vergognoso»

di Ernesto Bossù
Modena, la solidarietà del sindaco al vescovo Castellucci: «Vittima di un attacco vergognoso»

Per i fondi destinati all’Ong Mediterranea che soccorre i migranti in mare. Muzzarelli: «Si diffama un pastore impegnato solo ad aiutare gli ultimi». Acli e Cgil si associano

12 dicembre 2023
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MODENA. «Un attacco vergognoso alla figura di un pastore che, fedele al Vangelo, pone gli ultimi al centro della missione della Chiesa».

Così il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ribadisce la solidarietà all’arcivescovo Erio Castellucci dopo il suo intervento chiarificatore sull’utilizzo dei fondi della Carità del Vescovo per contribuire al salvataggio dei migranti.

«Con le sue parole – spiega Muzzarelli – don Erio ribadisce l’impegno della Chiesa a farsi prossima, soprattutto dove la vita e la dignità umana sono minacciate. Di fronte ad accuse diffamatorie, che partono da comunicazioni private usate in modo strumentale e improprio, quella goccia nel mare che richiama don Erio è un segnale prezioso di libertà per contribuire a costruire una comunità aperta, accogliente, inclusiva e soprattutto umana».

SOLIDARIETÀ ANCHE DA ACLI E CGIL

A Muzzarelli si aggiunge la Cgil: «Esprimiamo sostegno al vescovo di Modena monsignor Erio Castellucci per le donazioni fatte alla Ong Mediterranea Savings Human che secondo polemiche e infamie si configurerebbero come favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sotto la lente della magistratura». Poi, prosegue il sindacato nella sua nota, «esprimiamo solidarietà e massimo sostegno al Vescovo perché siamo di fronte ad un’iniziativa che semplicemente interpreta e incarna il messaggio evangelico e che, seppure in prospettiva laica, vedono una grande convergenza della Cgil per l’attenzione verso i più deboli e gli ultimi della terra».

Anche l'Acli stigmatizza «un certo tipo di giornalismo volto solo a screditare la Chiesa cattolica», dice il presidente regionale Luca Conti. «Alcuni finanziamenti destinati alle Diocesi tramite i fondi dell’8xmille, a quanto pare, sono stati destinati a salvare vite umane: cosa ci sarebbe di contrario all’insegnamento di Cristo?».

L'ATTACCO A MEZZO STAMPA E LA RISPOSTA DEL VESCOVO

La vicenda inizia poco più di una settimana fa, quando il settimanale Panorama e il quotidiano La Verità pubblicano – e quest’ultimo lo farà anche nei giorni successivi – inchieste giornalistiche che testimoniano un finanziamento di alcune Diocesi alla nave Mare Jonio, battente bandiera italiana e riconducibile all’Ong Mediterranea. Il giornale in questione parla di oltre due milioni di euro che in realtà, secondo la controparte, sarebbero molti meno.

Ad essere coinvolta è anche la Diocesi di Modena-Nonantola, con il vescovo Erio Castellucci che se da un lato conferma che «a partire dall’autunno 2020 ho deciso di aiutare Mediterranea, elargendo periodicamente delle somme attinte alla “Carità del Vescovo”», dall’altro denuncia che «contro ogni garanzia costituzionale, è stata diffusa parte della mia corrispondenza privata con Luca Casarini».

L'INDAGINE DELLA PROCURA DI RAGUSA

Proprio questo è il nocciolo della questione. La Verità, infatti, ha pubblicato messaggi prevalentemente scambiati tra Luca Casarini, uno dei fondatori di Mediterranea, don Mattia Ferrari, cappellano della Mare Jonio, e Beppe Caccia, già assessore a Venezia ora attivista con l’Associazione. Il problema sorge nel momento in cui quelle corrispondenze – le stesse a cui fa riferimento Castellucci – sono tutt’altro che propedeutiche all’indagine.

A supporto di ciò va specificato che nel fascicolo delle indagini consegnato agli indagati non sono presenti quelle conversazioni. La procura di Ragusa accusa infatti Casarini e altre cinque persone di aver fatto sbarcare, l’11 settembre 2020 a Pozzallo, 27 migranti prelevati con la Mare Jonio dalla petroliera Maersk Etienne, rimasta ferma in rada a Malta 38 giorni per il rifiuto delle autorità della Valletta di ricevere i profughi, con la sola configurazione del reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.


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