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Il riconoscimento

Pavullo, la Vecchia Trattoria Romani è impresa storica. L’Oste di Querciagrossa risale all’inizio del 1700

Pavullo, la Vecchia Trattoria Romani è impresa storica. L’Oste di Querciagrossa risale all’inizio del 1700

Il sigillo arriva al termine di un lungo percorso che è stato coordinato da Confcommercio, con la ricostruzione analitica dello studioso Andrea Pini. Spazio alla terza generazione Romani

14 dicembre 2023
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PAVULLO. La Vecchia Trattoria Romani di Querciagrossa di Pavullo è stata iscritta al Registro nazionale delle imprese storiche ultracentenarie di Unioncamere: la conferma è giunta nelle scorse settimane da parte dell’ente camerale, a seguito di un percorso coordinato da Confcommercio sulla base della ricostruzione dello storico Andrea Pini.

IL PERCORSO

Grazie ai documenti ritrovati da Pini e conservati nell'Archivio di Stato di Modena in cui ci cita "l’oste di Querciagrossa", è stato possibile appurare che l’esistenza di un'osteria nella frazione di Pavullo si può far risalire ai primissimi anni del 1700. Ciò è confermato, spiega Confcommercio, dalla cronaca di due giornali locali, che menzionano questa attività il 16 luglio 1893.

Divenuta nei decenni successivi Trattoria di Querciagrossa, l’osteria era un punto di ristoro per viandanti: annesso all’attività funzionava anche uno stallaggio, dove la diligenza effettuava il cambio dei cavalli e dove i mercanti facevano sosta con i loro carri diretti in montagna. Nella prima metà del secolo scorso (sicuramente tra il 1901 e il 1950) Domenico Montecchi e a seguire gli eredi della sua famiglia conducono tale attività.

Nel 1950 ai Montecchi subentra la famiglia Romani, che lascia in usufrutto alla signora Elena Montecchi due stanze poste sopra la trattoria oltre ad una rendita di 8 quintali di legna di quercia da ardere ed un quintale di grano ogni anno. Questo accordo dura fino agli anni '80. I fratelli Romani, dopo aver acquisito definitivamente la trattoria, decidono poi di intestarla alla sorella Almerina, come atto di riconoscenza per il fatto che questa, molto più anziana, aveva cresciuto tutti i fratelli rimasti orfani molto presto.

Successivamente, nel 1966, la trattoria, con annessa anche una rivendita di generi alimentari e di tabacchi, viene gestita da Nerina Romani, Leopoldo Romani e della moglie Imelde Bernardoni, coadiuvati dai figli Franca, Carlo e Gabriele Romani. Ancora, tra il 1979 e il 1985, i due fratelli Carlo e Gabriele Romani gestiscono rispettivamente la trattoria il primo e la rivendita di alimentari e tabacchi il secondo; nel 1986 le attività confluiscono nella società denominata Vecchia Trattoria di Romani Carlo & C. snc.

La cronistoria dell’attività prosegue con un’altra importante tappa: l’8 dicembre del 1987 viene chiusa la sede storica e il 13 dicembre dello stesso anno la trattoria si trasferisce nei nuovi e più ampi locali realizzati a fianco.

Nel 2006 escono dalla società Carlo Romani e la moglie Annunziata, a cui subentrano Chiara ed Enrico Romani: è la terza generazione della famiglia Romani nella gestione della Trattoria. Ancor oggi questa è gestita da Gabriele Romani, dalla moglie Luisa Ferroni e dai figli Chiara e Enrico.

IL SERVIZIO

Una trattoria, quella di Querciagrossa, che dopo tanto tempo continua ad offrire un servizio a chi percorre la via Giardini, seguendo una tradizione di semplice genuinità e offrendo ai propri clienti un menù frutto della cucina tipica del Frignano dove funghi, tartufo, formaggi, salumi, carni nostrane e pasta fatta in casa la fanno da padroni.

Ha due sale, una da 130 e l’altra da 30-35 posti e per il periodo estivo dispone di una terrazza con vista sull’aeroporto di Pavullo che in caso di maltempo si può chiudere e può ospitare circa 60 persone.

All’interno del locale è stato poi ricavato uno spaccio, la Bottega del Buongustaio, nel quale la famiglia Romani propone la propria pasta fresca, tortellini, tortelloni e tagliatelle, torte, biscotti e l’immancabile croccante oltre al pane montanaro.