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Modena, cento accessi al giorno a Pediatria: «Così rischiamo di non farcela»

Ginevramaria Bianchi
Modena, cento accessi al giorno a Pediatria: «Così rischiamo di non farcela»<br type="_moz" />

Il direttore Iughetti: «Occupazione al 180%, il reparto cerca di resistere»

29 dicembre 2023
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Più di cinquecento accessi al reparto di pediatria negli ultimi quattro giorni. La percentuale dei ricoveri, però, è sotto al 10%. Un affollamento fuori da ogni schema, peraltro difficilmente arginabile dagli enti sanitari, che negli ultimi giorni si sono trovati in serie difficoltà.

LE CAUSE
Di certo il malfunzionamento del numero unico di continuità assistenziale non ha aiutato. Le linee telefoniche, il 24 e il 25, sono state irraggiungibili. Anche quando il problema sembrava essere stato risolto, i cittadini hanno incontrato comunque forti difficoltà a contattare il centralino. «Colpa dell’elevato numero di chiamate e delle numerose visite domiciliari richieste durante queste giornate», ha dichiarato l’Ausl. Un boom di contagi legato alle malattie stagionali, ma anche alle ormai conosciute bronchioliti: infezioni virali acute che colpiscono il sistema respiratorio dei bambini soprattutto nei primissimi mesi di vita. Non è certo da meno la presenza del Covid e anche quella dei virus gastrointestinali, diffusi e fastidiosi, poiché possono provocare forti disidratazioni nei bambini, tanto da rendere necessaria l’osservazione in ospedale.

IL DIRETTORE IUGHETTI
«Il reparto sta cercando di resistere - confessa Lorenzo Iughetti, direttore del Dipartimento Materno Infantile del Policlinico - oggi noi abbiamo quarantasei pazienti ricoverati, pur possedendo istituzionalmente ventiquattro posti letto. Parliamo del 180% d’occupazione, questa è la percentuale di saturazione dei posti letto nella pediatria, che nelle ultime settimane sta registrando circa 100 accessi al giorno. Abbiamo preso anche alcuni letti supplementari da altre zone dell’ospedale, così che tutti i bambini potessero avere un luogo sicuro in cui stare».

SANITA' IN AFFANNO
Ma non solo il Policlinico di Modena ha l’acqua alla gola. La stessa situazione si ripropone in provincia, pure Carpi e Sassuolo sono al completo. Il copione ormai è noto, è simile a quello dell’anno scorso. Lo scenario proponeva la stessa sinergia tra Covid e bronchioliti, con l’unica differenza che l’esplosione di contagi si era verificata nel mese di novembre. Ora i parametri sono tornati a essere come nei tempi pre-Covid: una sessione di infezioni che inizia verso la fine di dicembre e che lascia piccoli pazienti su liste d’attesa infinite, a causa della brutta coincidenza tra festività e scarsità di personale all’interno degli ospedali.

LUNGHE ATTESE
«L’attesa è lunga per tutti i bambini, quindi invito i genitori a tarare le proprie preoccupazioni in base ai sintomi dei propri figli - sentenzia Iughetti - so che sono parole dure e difficilmente comprensibili, ma posso assicurare che questo mette a dura prova anche noi medici. Gestire centoquaranta accessi in ventiquattrore, come è successo due giorni fa, significa garantire a ogni bambino dieci minuti. Pensate quanto è difficile se, peraltro, tra questi pazienti c’è qualche soggetto che necessita ricovero a causa di patologie serie, come un problema respiratorio. Ce la stiamo mettendo tutta per provare a gestire al meglio questa situazione - chiude Iughetti con un appello - veniteci incontro».