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«Cibeno, il passaggio a livello è una piaga da sopprimere»

«Cibeno, il passaggio a livello è una piaga da sopprimere»

Carpi, il Comune avvia gli studi, Lapam esulta: «Si faccia in fretta»

02 gennaio 2024
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Carpi Il passaggio a livello di Cibeno resta uno dei nodi della viabilità carpigiana. E così, l’idea di realizzare di realizzare un cavalcavia o in alternativa un sottopasso viene salutata con entusiasmo da Riccardo Cavicchioli (presidente di Lapam Confartigianato Carpi).

«La notizia dell’avvio degli studi per bypassare il passaggio a livello di Cibeno è da salutare con soddisfazione. Da anni come Lapam Confartigianato abbiamo fatto presente a più riprese la necessità di una soluzione alternativa per ovviare al traffico che si viene a creare e finalmente otteniamo delle prime risposte».

Si sa che le tempistiche delle pubbliche amministrazioni devono seguire iter lunghi e complessi: «I nostri numerosi appelli hanno trovato riscontro – prosegue Cavicchioli –. È sicuramente un primo passo, ma siamo consapevoli che dobbiamo aspettare ancora molto per poter davvero esultare. Senza entrare nel merito tecnico della questione per cui spetterà a chi di dovere stabilire vantaggi, svantaggi, impatto ambientale, sostenibilità e fattibilità del progetto, auspichiamo però senz’altro che la burocrazia non allunghi i tempi di realizzazione di un’opera di cui sia la città di Carpi ma anche e soprattutto l’area di Cibeno attendono da tempo. La zona industriale, infatti, ha bisogno di un’opera che possa rendere più agevole la viabilità per favorire lo scambio commerciale tra gli imprenditori operanti sul territorio: negli ultimi anni i residenti della zona sono aumentati rispetto a un decennio fa e questo crea situazioni di disagio inevitabili per il traffico cittadino. Ecco perché l’infrastruttura diventa strategica per una viabilità più scorrevole, soprattutto alla luce della realizzazione nel quartiere della nuova sede dell’Università di Modena e Reggio che genererà ancora più flusso di persone».

Il primo passo è stato mosso dall’assessore Riccardo Righi che prima di Natale ha incontrato i rappresentanti di Rete ferroviaria italiana per trovare una soluzione che preveda la soppressione del passaggio a livello di via Roosevelt.

Al momento, secondo quanto spiegato dall’assessore Righi, le soluzioni dei tecnici sono due entrambe in fase di valutazione. Il team di progettazione ha messo in campo due ipotesi. Una vede la realizzazione di una cavalcaferrovia che colleghi via Manzoni a via Roosevelt, lasciando quindi libera la svolta a destra verso viale Ariosto provenendo da Manzoni e su Roosevelt provenendo da Tre Ponti. L’altra, invece, vede un sottopasso che colleghi via Manzoni a Tre Ponti, lasciando sempre libera la svolta a destra su viale Ariosto. In entrambe le ipotesi la maggior accessibilità verrebbe garantita ai percorsi ciclopedonali e dovranno essere previste rotonde per garantire fluidità del traffico sugli approdi delle due ipotetiche infrastrutture.

Il prossimo step è la valutazione dell’analisi di impatto urbanistico, considerando l’incidenza sui flussi di traffico e sulle accessibilità. Verrà anche considerato il riassetto urbanistico degli isolati e dei quartieri, pensando ad un progetto organico.