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Sassuolo, la Bretella infiamma la sinistra: Europa Verde contro Bonaccini

Sassuolo, la Bretella infiamma la sinistra: Europa Verde contro Bonaccini

Nuovo scontro tra alleati per la Campogalliano-Sassuolo

02 gennaio 2024
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La bretella Campogalliano-Sassuolo diventa anche scontro politico in vista delle future alleanze. A lanciare il monito al Pd e a Stefano Bonaccini è Europa Verde, che non ci sta a osservare l’alleanza tra Dem e Lega (leggasi ministro Matteo Salvini) per la futura opera.

«L’unica cosa certa dell’incontro tra Salvini e Bonaccini – spiega Paolo Silingardi portavoce di Europa Verde Modena – è che la Bretella partirà solo quando, a dirlo è Salvini, “saranno sbloccati gli ultimi ostacoli al rinnovo della concessione con Autobrennero”. A conferma, di quello che diciamo da sempre, che l’opera, oltre ad essere inutile e superata, è funzionale solo al rinnovo della concessione, che invece deve andare obbligatoriamente in gara, vera, competitiva e non lesiva dei principi della concorrenza».

Secondo Europa Verde «Bonaccini continua a non ascoltare il territorio, in primis del Consiglio Comunale di Modena, che ha chiesto di rivedere l’opera, modificando il passaggio attraverso lo scalo merci, che lo renderebbe inutile per le aziende di logistica, dando priorità ai collegamenti ferroviari, prima di tutto Marzaglia-Dinazzano, per superare l’attuale saturazione delle linee ferroviarie».

E in vista delle prossime elezioni, anche in campo regionale, «deve essere ben chiaro che Europa Verde pone come vincolo per qualsiasi accordo elettorale il rispetto dell’ordine del giorno votato ad ampia maggioranza nel Consiglio Comunale di Modena. Se la linea politica di Bonaccini è fare accordi con la Lega, in primis per chiedere il terzo mandato, sappia che Europa Verde non è un alleato disponibile a lavorare con chi trascura gli interessi del territorio e della città».

C’è un’unica soluzione per Europa Verde: «Serve una revisione complessiva delle infrastrutture tra Modena e il bacino ceramico, come richiesto da più parti, rivedendo un progetto superato. Le alternative ci sono. Basta volerle».

Al grido di protesta si uniscono anche Sinistra per Modena e Movimento 5 Stelle: «Dopo il voto in Consiglio comunale a Modena – spiegano – si sono susseguite in maniera sempre più frequente e insistente, dichiarazioni da parte di Bonaccini e di altri rappresentanti politici della Giunta regionale, che insistono nel voler far partire ad ogni costo i lavori, annunciando incontri con il ministro Salvini, e dimostrando la totale indifferenza e noncuranza del pronunciamento del Consiglio comunale di Modena. Riteniamo che la Regione, governata per altro anch’essa dal Pd, commetta un errore a voler procedere comunque senza ascoltare la volontà espressa da una parte della comunità interessata dall’opera».

Sinistra per Modena e M5s chiedono che anche i Comuni di Formigine e Sassuolo «si esprimano senza ambiguità» e che «l’amministrazione di Modena assuma una posizione ufficiale e invii una nota alla Regione».