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I quattro relatori

Dalla ghigliottina per Meloni al «bye bye Zaki»: ecco gli ospiti della conferenza pro Russia che si terrà a Modena

Ernesto Bossù
Dalla ghigliottina per Meloni al «bye bye Zaki»: ecco gli ospiti della conferenza pro Russia che si terrà a Modena<br type="_moz" />

C’è Andrea Lucidi protagonista nelle televisioni di Mosca e volto della “contropropaganda”. Insieme a lui anche Luca Rossi, ex candidato della Lega a Modena (ma non venne eletto)

05 gennaio 2024
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MODENA. Rispondendo a un tweet di Giorgia Meloni in cui veniva condannata l’invasione russa dell’Ucraina, diceva: «Meritate la ghigliottina voi e tutti i sostenitori del regime ucraino». O, ancora, nel maggio del 2022 ci teneva a sottolineare il fatto che tra Bucha, sede di un autentico massacro di civili da parte dell’esercito russo, e Mariupol, oggetto di bombardamenti che hanno raso al suolo oltre l’80% della città, «troppi neonazisti siano sopravvissuti».

ANDREA LUCIDI E LA GHIGLIOTTINA ALLA PRESIDENTE MELONI
Sono solo due esempi dei tweet pubblicati da Andrea Lucidi, ospite all’evento del prossimo 20 gennaio a Modena all’interno della sala civica di via Viterbo. Undicimila follower su Telegram, poco più di diecimila su X (l’ex Twitter), mille su Instagram e Facebook. Il suo percorso universitario parte a Pisa e poi si sposta a Bologna, dove ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Storiche, salvo poi spostarsi per un master in Germania e, infine, ottenere una borsa di studio con destinazione San Pietroburgo.
Le foto di Lucidi sui social sono tante: lo si vede in posa con alcuni politici mandati da Mosca nella regione del Donbass, ma anche con personaggi di spicco come Maria Zakharova, direttrice del dipartimento di stampa del Ministero degli Esteri della Russia. Poi, ancora, pubblica scatti all’interno di studi televisivi, ospite di alcune Tv russe. Il suo obiettivo? Fare «contropropaganda alla narrazione occidentale».

GLI ALTRI E IL BYE BYE A ZAKI
Eliseo Bertolasi, altro ospite, di formazione è antropologo. Per lungo tempo ha collaborato con alcuni organi di informazione italiani, e da nove anni, così si apprende dal web, collabora come corrispondente dall’Italia per l’agenzia di stampa russa Sputnik. Bertolasi è stato, nel settembre del 2022, l’unico “osservatore” italiano scelto da Mosca per monitorare il rispetto della normativa nello svolgimento del referendum di indipendenza nelle due repubbliche del Donbass.
Che dire, poi, di Luca Rossi. Di lui poco si sa: presidente dell’associazione culturale Russia-Emilia Romagna, nell’ormai lontano 2019 si era candidato con la Lega Nord in consiglio comunale a Modena. All’epoca ottenne 76 preferenze, risultando dunque non eletto. Rossi balzò agli onori della cronaca nel luglio del 2020, dopo aver commentato con un «esistono paesi seri come l’Egitto che non si lasciano condizionare da Ong. Bye Bye Zaki» l’annuncio del prolungamento della detenzione dello studente dell’Alma Mater di Bologna. Infine Dmitry Shtodin. Console generale della Russia nato nella parte più orientale del paese, a Vladivostok, vicino alla Cina, dal 1989 ha scalato i vertici dell’ex diplomazia sovietica. Shtodin, uomo che sa tessere rapporti, è spesso rimasto lontano dalle polemiche.