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Modena, all’ospedale di Baggiovara reparti pieni: venti pazienti “parcheggiati”

di Giovanni Balugani
Modena, all’ospedale di Baggiovara reparti pieni: venti pazienti “parcheggiati”

Accolti in pronto soccorso in attesa di un posto letto

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MODENA. Pazienti in attesa di ricovero, i reparti di Medicina pieni e un picco influenzale che mette a dura prova la tenuta degli ospedali.

LUNGHE ATTESE

Nelle ultime 48 ore è toccato all’ospedale di Baggiovara piegarsi di fronte a una tempesta perfetta che ha costretto almeno una ventina di persone a dover attendere nel pronto soccorso che si liberasse un posto letto nei reparti: pazienti che per ore sono stati trattati ancora al piano terra, sulle barelle perché ai piani superiori di posti liberi non ce ne erano.

La direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliero universitaria fa sapere che il trattamento garantito è stato il migliore possibile e che nessuno è stato abbandonato in attesa.

Una magra consolazione per chi, già in stato di sofferenza per le proprie condizioni di salute, non si è potuto nemmeno riposare in una stanza vera e propria; rabbia anche da parte di alcuni familiari che, d’altro canto, non hanno potuto fare altro che attendere insieme ai propri cari.

INFLUENZA E COVID

Una situazione piuttosto anomala che si è venuta a creare a partire dalla serata di giovedì, quando il pronto soccorso dell’ospedale Civile di Baggiovara ha riscontrato un forte aumento degli accessi: influenza e Covid stanno picchiando forte e dunque molte persone sono costrette a recarsi in ospedale di fronte a febbri molto alte che non scendono con i normali farmaci che noi tutti abbiamo in casa, il tutto spesso accompagnato da tosse preoccupante.

Ebbene questo incremento degli arrivi si è andato a fondere con una situazione nei reparti che già era importante sempre a causa dei mali di stagione e di fatto ha reso impossibile l’ingresso di nuovi pazienti, almeno fino alle dimissioni di chi, guarito, poteva fare ritorno a casa.

L’unica soluzione per coloro in attesa è stata quella di restare in pronto soccorso, una reparto che dovrebbe essere deputato esclusivamente all’emergenza-urgenza e che, invece, negli ultimi anni, anche a causa della pandemia di Covid, è diventato sempre più duttile e funzionale a qualunque scopo.

E quindi almeno fino a ieri pomeriggio questa “coda” di pazienti non era stata smaltita completamente, mentre alla porta del pronto soccorso gli arrivi sono rimasti in pratica costanti.

AL POLICLINICO “LEGGERMENTE” MEGLIO

È andata leggermente meglio al Policlinico, anche se qui la situazione più difficile è certamente quella del reparto di Pediatria, dove il professor Lorenzo Iughetti, proprio ieri a margine di un evento benefico, ha riferito che la capacità del suo reparto è al 200 per cento: significa che si stanno accogliendo il doppio dei bambini rispetto alla massima capacità.

Un momento difficile per l’intera sanità nazionale, a cui quella emiliano romagnola non sfugge e che si materializza in una costante carenza di medici soprattutto nei reparti di emergenza urgenza e nel 118, un problema noto e a cui le aziende sanitarie stanno cercando di porre rimedio in ogni modo.