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Modena, missione prevenzione: «La guida col cellulare è diventata una piaga»

Paola Ducci
Modena, missione prevenzione: «La guida col cellulare è diventata una piaga»

Il capitano dei carabinieri La Verghetta: «Agire»

08 gennaio 2024
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Modena Abbiamo partecipato ai servizi di carattere preventivo che vengono messi in campo quotidianamente nella nostra.

Tra questi quelli dei carabinieri della Compagnia di Modena che sono impegnati anche nelle attività di controllo della circolazione stradale dove la violazione del codice della strada che maggiormente viene rilevata continua ad essere, ancora prima dell'eccesso di velocità, la guida con il cellulare.

«Durante questa importante attività – specifica il capitano Luca La Verghetta – questa continua ad essere una delle maggiori violazioni nonostante tutte le campagne fatte per combatterla e l’inasprimento delle sanzioni. Ci tengo a ricordare che questo tipo di reato non solo costituisce una grave violazione del codice della strada ma pone a serio rischio l’incolumità sia di chi conduce l’autovettura che di utenti terzi in circolazione sulla strada».

Ma in questo tipo di controlli, specie se effettuati nelle ore notturne e durante il fine settimana, svetta anche il reato di guida in stato di ebrezza. «Il dato è migliorato – riporta il capitano – in particolare grazie a tutta la campagna preventiva che è stata effettuata in enti e scuole nell’ultimo anno, ma soprattutto nei fine settimana le persone fermate con un tasso alcolemico superiore a quello consentito è ancora alto. È bene ricordare che il tasso alcolemico consentito ai neo patentati (fino ad un anno di patente) è pari a zero, quindi non possono assolutamente mettersi alla guida se hanno bevuto anche un solo bicchiere».

Altri servizi di carattere preventivo vengono poi svolti giornalmente sia dai militari delle stazioni che da quelli della sezione Radiomobile del Nucleo operativo anche se in questo periodo di festività, per garantire la massima sicurezza dei cittadini, si sono avvalsi anche della collaborazione fornita dai militari del Reggimento Carabinieri Emilia Romagna specializzati in anti-terrorismo.

All’interno di queste azioni esiste anche una modalità di pattuglia cosiddetta “appiedata” che abitualmente possiamo incontrare nel centro della nostra città. «Questo tipo di pattugliamento appiedato ha importanti finalità – spiega il capitano- in primo luogo scoraggia i reati predatori ma nello stesso tempo favorisce un contatto diretto tra i militari e gli esercenti che possono segnalare in modo diretto e immediato situazioni sospette o criminose. Come si può constatare il dispositivo messo in campo giornalmente dai carabinieri per far fronte alle esigenze dei cittadini è ingente – conclude La Verghetta- e spazia su più fronti tra cui anche quelli meno tangibili come gli operatori d’ufficio e quelli della centrale operativa che svolgono un grande lavoro di coordinamento».