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La situazione

Bomporto, troppi autisti in malattia e settanta bambini restano a piedi

di Ernesto Bossù
Bomporto, troppi autisti in malattia e settanta bambini restano a piedi<br type="_moz" />

All’uscita da scuola non c’era il bus Seta ad attendere i giovani studenti

11 gennaio 2024
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Bomporto Settanta bambini che, usciti da scuola, non hanno trovato il solito bus che li avrebbe dovuti riportare a casa. È successo a Bomporto martedì, e a denunciarlo è stato il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Ferdinando Pulitanò: «Dopo aver riorganizzato il servizio urbano riducendo le corse a causa della carenza di personale dovuto alla inettitudine gestionale dei vertici dell’azienda dei trasporti, Seta ha informato che, a causa di problemi della ditta subappaltatrice, la compagnia Saca, anche i collegamenti fra Mirandola e Finale subiranno delle cancellazioni. Questo dopo un avvenimento a dir poco surreale accaduto a Bomporto martedì, dove oltre 70 bambini sono stati lasciati senza bus».

L'ALLARME
Per Pulitanò «il problema della carenza d'organico è diventato troppo evidente e ormai si è dipanata in tutta la provincia: Seta sta offrendo un servizio non degno per un territorio come quello modenese, nel silenzio totale e assordante di Amo (Agenzia della Mobilità) che, in palese conflitto di interesse, non riesce a tutelare l’utenza modenese da continue infrazioni. Amo, la Provincia e tutte le Istituzioni locali – affonda – devono intervenire per incentivare l’ingresso degli autisti in azienda, evitando di continuare la lottizzazione politica delle poltrone di comando: la nomina di Cirelli è l’ultimo tassello di un mosaico da Prima Repubblica che non risolve il problema, ma concede posti di lavoro ai compagni di partito».

IL PROBLEMA
Perché il problema della penuria di autisti, sostiene Pulitanò, è noto da tempo: «come denunciato dai sindacati, la continua carenza di personale qualificato sta flagellando Seta, soprattutto a causa di stipendi troppo bassi, condizioni lavorative difficili e del tutto peculiari, soluzioni abitative introvabili o con prezzi insostenibili. A fronte di ciò, l’unica soluzione che l’azienda ha messo in campo è rappresentato dalla firma del protocollo d’intesa finalizzato a facilitare l’inserimento lavorativo degli stranieri titolari di protezione internazionale, rientranti nella rete di accoglienza della Provincia. Il nostro principale timore è il continuo peggioramento del servizio e che le dimissioni dell’ex presidente Nicolini e la successiva nomina di Cirelli, evidentemente più preoccupato a difendersi da altre situazioni personali piuttosto che risolvere i problemi di Seta, siano finalizzate a giustificare la nascita dell’azienda unica sotto l’impero del Pd di Bologna, ultima mortificazione per la nostra città dopo aver perso la direzione e gestione della propria Fiera, spolpata all’osso dal Partito Democratico regionale».

LA NOTA DI SETA
Seta conferma la notizia, attribuendone la causa ai picchi di influenza che hanno colpito una parte degli italiani, tra cui gli autisti dei bus. «Oggi – sostiene però Seta – le corse cancellate sono già la metà rispetto a ieri, e siamo in fase di ripresa». È raccomandato che i cittadini consultino il sito di Seta, aggiornato costantemente, o che chiamino, qualora fosse necessario reperire informazioni, il numero 840 000 216.l