Gazzetta di Modena

Modena

Il caso

In autostazione a Modena: prende un sasso e minaccia: «Ve lo tiro e vi ammazzo»

di Daniele Montanari
In autostazione a Modena: prende un sasso e minaccia: «Ve lo tiro e vi ammazzo»<br type="_moz" />

Episodio choc: un 27enne tunisino aggredisce tre persone. Denunciato dalla polizia. Ma è solo la punta di un iceberg di delinquenza

11 gennaio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Modena La stazione delle corriere di Modena ormai sembra diventata il Bronx. Problemi di sicurezza ce ne sono stati sempre, ma adesso sono la quotidianità, con una presenza delinquenziale cronica. Lo testimonia l’incredibile episodio andato in scena martedì, quando un balordo ha aggredito tre persone.

LA PRIMA AGGRESSIONE

È successo tutto già presto la mattina, intorno alle 6.40. Protagonista un 27enne di nazionalità tunisina che già nella serata di lunedì – a quanto riferiscono – aveva dato adito a intemperanze. Evidentemente ancora alterato, è arrivato portando a mano una bicicletta e ha cominciato a inveire contro la gente che si trovava tra le corsie della stazione in quel momento, tra urla varie. Qualcuno ha chiamato la polizia, che è arrivata e ha cercato di calmarlo. Sembrava essersi tranquillizzato, allora poco prima delle 8 gli agenti sono ripartiti, pensando che la situazione si fosse normalizzata.

Non così purtroppo, l’uomo poco dopo ha lasciato le corsie ed è entrato in stazione, dove ha fatto il finimondo. Ha ricominciato a urlare attaccando chi cercava di riportarlo alla calma, come una bigliettaia e il titolare della tabaccheria. Ha urlato frasi del tipo “Italia di merda”, “adesso vi faccio vedere io”. E mentre la bigliettaia chiamava la polizia ha fatto un’azione choc: ha preso in mano un sanpietrino e, brandendolo, ha minacciato sia lei che il tabaccaio dicendo: «Adesso vi ammazzo !».

È entrato col sasso in mano in tabaccheria, terrorizzando anche l’anziana madre del titolare Massimiliano Fontana, che con sangue freddo è riuscito ad accompagnarlo fuori dal locale. Ma lui è rimasto comunque all’interno della biglietteria: non ne voleva sapere di andare fuori. Allora è intervenuto un controllore che gli ha detto di mettersi calmo e di uscire. E lui per tutta risposta gli ha gettato addosso la birra che aveva nel bicchiere, per poi prendere la bici e scappare via. Sono arrivati però gli agenti della Volante e, raccolte le testimonianze sull’accaduto, lo hanno rintracciato nelle vicinanze, in via Bono da Nonantola. Lui si è mostrato subito poco collaborativo, rifiutando di dare le sue generalità. Lo hanno quindi invitato a salire sull’auto di servizio e lui ha cominciato a minacciare, spintonare e colpire più volte gli agenti, che a quel punto lo hanno immobilizzato. È stato portato in questura, fotosegnalato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, minaccia aggravata e clandestinità. Intanto le tre persone aggredite in stazione (la bigliettaia, il tabaccaio e il controllore) formalizzavano l’accaduto con gli agenti, sporgendo a loro volta denuncia per minacce.

I RITORNI

Sembrava tutto finito, e invece no. Verso le 13 il 30enne è tornato direttamente dalla questura e mostrando i fogli della denuncia è tornato a minacciare bigliettaio e tabaccaio dicendo che gliel’avrebbe fatta pagare. Era però l’orario della vigilanza all’uscita dalle scuole, e gli agenti della polizia Locale lì per la sorveglianza sono intervenuti accompagnandolo fuori. Ma non è ancora finita, perché ieri mattina il 30enne era di nuovo lì ancora a lamentarsi e inveire, ma per fortuna in questo caso senza aggredire nessuno.

LA RISSA

Il 30enne sarà magari un individuo problematico affetto da forme di disagio, ma il punto è che i problemi in stazione non finiscono certo con lui.

Ieri mattina verso le 10, sempre all’interno del locale biglietteria, si è verificata una rissa tra extracomunitari che abitualmente stazionano lì, si sospetta forse anche per questioni di spaccio. La polizia però non ha fatto in tempo ad arrivare che si erano già dileguati. Poi però sono ritornati – loro o altri giovani stranieri – restando lì per tutto il resto della mattinata, nelle sedie d’attesa o davanti all’uscita sul retro, facendo avanti e indietro in modo molto guardingo. È questa la loro occupazione giornaliera fino a sera, riferiscono testimoni, cosa che fa chiaramente pensare ad attività illecite (droga?) che vanno avanti quotidianamente sotto gli occhi di tutti. In un luogo dove passano anche centinaia di ragazzi ogni giorno, e che in teoria dovrebbe essere sicuro.