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L'allarme

Modena, i saldi non decollano: vendite invariate per sei attività su dieci

Modena, i saldi non decollano: vendite invariate per sei attività su dieci<br type="_moz" />

Scontrino medio di 94 euro per Confesercenti

11 gennaio 2024
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Modena Si è concluso il primo fine settimana di saldi invernali e le imprese del settore moda di Modena e provincia registrano un più che discreto andamento delle vendite.

I CONTI
Con uno scontrino medio di 94 euro, il 60% delle imprese intervistate ha definito soddisfacente l’avvio delle vendite di fine stagione. Per il 92, 3% delle imprese intervistate i saldi incidono fino al 30% sul fatturato.
Dall’indagine condotta da Confesercenti Emilia Romagna sull’avvio dei saldi invernali, il 60% dei negozi di abbigliamento, calzature e accessori di Modena e provincia dichiara vendite invariate rispetto allo scorso anno, il 20% invece registra vendite in aumento mentre il restante 20% riporta vendite in diminuzione.
Per quanto riguarda la percentuale di sconto, la maggioranza degli intervistati, il 66,7% ha praticato uno sconto medio del 30% mentre solo una minima parte delle imprese (6,7%) si è spinta verso sconti più consistenti, (40% e oltre).

L'ALLARME
«Possiamo affermare che l’andamento delle vendite nel primo fine settimana dei saldi è stato positivo – afferma Giulio Po, vicepresidente di Fismo Confesercenti Modena – Nonostante questo però sono ancora tante le problematiche del settore, a partire dal caldo autunno e da un inverno non ancora troppo freddo, che ha lasciato nei negozi molti capi pesanti a cui si aggiunge un’inflazione che ha inciso sulla capacità di spesa delle famiglie. Proprio perché i negozi sono ancora ben assortiti di merce, per i consumatori c’è ancora la possibilità di fare buoni affari e di trovare ottime occasioni di acquisto di capi di abbigliamento o calzature a prezzi convenienti fino al prossimo 4 marzo, data in cui termineranno i saldi invernali».

LA SITUAZIONE
Po insiste dunque su un punto per il quale si batte Confesercenti da tempo: i negozi di vicinato. «Oggi la clientela che frequenta i nostri negozi è più attenta e oculata nella spesa e, possiamo pensare che forse è finito il boom del consumismo a tutti i costi – prosegue il vicepresidente di Fismo Confesercenti Modena – Il cliente è spesso alla ricerca di un capo con una fattura più artigianale e possibilmente “made in Italy”. I saldi sono un’occasione fondamentale per la tenuta dei negozi fisici del settore moda perché permettono alle imprese di vendere la merce in magazzino, ottenendo la liquidità necessaria per fronteggiare i costi aziendali e per valorizzare le imprese di vicinato. Ricordo che il punto di forza dei negozi fisici è quello della relazione con la clientela, una connessione importante che solo il commerciante sa stabilire in quanto conosce i gusti del proprio cliente. Nei negozi fisici a fare la differenza, rispetto all’online, sono il modo di accogliere il cliente l’interazione umana e la garanzia di acquisti sicuri, elementi fondamentali quanto si tratta di comprare un capo di abbigliamento».

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