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Migranti, quattro arrivi al giorno a Modena: «Distribuzione poco equilibrata»

di Luca Gardinale
Migranti, quattro arrivi al giorno a Modena: «Distribuzione poco equilibrata»

L’assessore comunale alle Politiche sociali Roberta Pinelli: «Da noi numeri più alti che in altre realtà»

13 gennaio 2024
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MODENA. A volte - quasi sempre - sono arrivati all’improvviso, con una chiamata in Prefettura a poche ore dall’invio. Un problema di comunicazione tra istituzioni che aggrava una situazione già molto complessa, prima di tutto per i numeri.

Perché sono stati ben 1.383 i richiedenti protezione internazionale che nel 2023, su disposizione del ministero dell’Interno, sono stati trasferiti e assegnati alla provincia di Modena. Un numero molto importante, perché significa che l’anno scorso sono arrivati poco meno di 4 migranti al giorno, creando notevoli problemi alla rete territoriale per l’individuazione delle strutture di accoglienza.

Per quanto riguarda la situazione attuale, i migranti attualmente accolti in provincia sono 1.560, di cui più della metà - 870 - si trovano nelle strutture del territorio comunale, nei Centri di accoglienza straordinaria gestiti dalla Prefettura, che ha già visto andare deserte diverse procedure di gara per ampliare i posti.

A fare il punto, giovedì in Consiglio comunale a Modena, è stato l’assessore alle Politiche sociali Roberta Pinelli, che ha risposto a due interrogazioni sul tema. L’assessore ha inoltre fatto sapere che oggi il Comune di Modena ha in carico 237 minori, e se per la maggior parte di loro le spese sono coperte quasi totalmente dal contributo statale, questo non avviene per i 60 inseriti nei posti Sai a causa di rimborsi pro-capite più bassi.

IL DIBATTITO

A presentare la prima interrogazione è stata Elisa Rossini (Fratelli d’Italia), che ha chiesto di conoscere «le ragioni che hanno portato la Regione Emilia Romagna a negare l’intesa allo Stato di emergenza, con conseguente esclusione dall’ordinanza del capo di protezione civile», mentre Vittorio Reggiani e Ilaria Franchini del Pd hanno chiesto aggiornamenti «su quanti siano stati i migranti e tra loro i minori, arrivati o destinati a Modena nel 2023, su quelli attualmente presenti, sui minori stranieri non accompagnati in carico al Comune».

L’assessore ha quindi sottolineato che di fronte all’intensificarsi dei flussi, l’Emilia Romagna sta, come sempre, facendo la propria parte; infatti, a livello regionale è in campo un forte impegno di Prefetture, Comuni e Terzo Settore per un’accoglienza il più possibile diffusa e dignitosa. Ma ha anche ribadito «la netta opposizione ai grandi centri di accoglienza, che creano enormi problemi anche di sicurezza, ritenendo invece necessario potenziare l’accoglienza diffusa».

«Riteniamo che lo Stato debba mettere a disposizione le risorse - ha aggiunto - affinché i capitolati siano economicamente sostenibili e strutturati in modo tale da assicurare i servizi. Oggi, al contrario, le gare della Prefettura per la gestione dell’accoglienza vanno deserte, perché i capitolati sono inadeguati sia per reperire spazi idonei che per erogare i servizi previsti dalla legge. Inoltre, in Emilia Romagna stiamo accogliendo il numero più alto di richiedenti in rapporto ai residenti. Il governo ha il dovere di riequilibrare la distribuzione nei territori, anche a livello di singole Province e Comuni. Ed è giusto farlo in maniera condivisa attraverso il confronto con Regioni ed enti locali: da qui, l’attivazione di un tavolo permanente di confronto regionale, coinvolgendo Prefetture e Comuni capoluogo».

MINORI NON ACCOMPAGNATI

Tornando ai numeri, nel 2023 il Comune di Modena ha gestito 532 minori stranieri non accompagnati, di cui 311 nuovi arrivi; ad oggi ha in carico 237 minori (194 in strutture del territorio comunale e altri 43, comunque in carico, in strutture in altri Comuni). Se gli adulti nei Centri di accoglienza straordinari sono integralmente a carico del governo e, dopo gli aumenti dei rimborsi, anche i costi sostenuti per i minori sono coperti quasi interamente dallo Stato, che riconosce fino a 100 euro a ragazzo, è invece più bassa la quota pro-capite rimborsata per i posti strutturati Sai, non sufficiente a coprire interamente spese di accoglienza e servizi.

Per l’accoglienza dei minori non accompagnati restano quindi a carico del bilancio del Comune di Modena 1,2 milioni di euro. Infine, l’assessore Pinelli ha espresso «forte preoccupazione per l’uscita consistente dall’accoglienza di persone in condizioni precarie, specie dal punto di vista abitativo». Nella replica, la consigliera Rossini ha fatto notare che «la Regione non ha aderito alla dichiarazione di stato di emergenza perché arrivata da un governo di centrodestra». Intervenendo poi sul bando di gara per l’accoglienza andato deserto, ha evidenziato che «il problema ha interessato anche bandi precedenti».

Infine, soffermandosi sulle organizzazioni non governative, Rossini ha specificato che «la gestione dei flussi migratori, con i conseguenti salvataggi in mare, non può essere assolutamente finanziata da entità o fondazioni private perché si rischia di sovvertire le regole democratiche».

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