Gazzetta di Modena

SASSUOLO. Settantacinque anni: punto e a capo. Parliamo di Claudio Spezzani, conosciutissimo barbiere del centro storico, classe 1948, che qualche settimana fa, proprio a 75 anni, ha deciso di chiudere il suo salone da barba di via Clelia... e aprirne un altro in via Cavallotti, a meno di 30 metri di distanza.

L’INIZIO A 13 ANNI

«Ho cominciato a fare il garzone da barbiere a 13 anni – dice – mentre frequentavo l’avviamento e mi era comodo, vicino a casa, nella barberia di Gastone Gibertini, che aveva aperto nel 1946. La cosa mi piaceva ed io andavo a genio a Gastone, che divenne anche mio suocero visto che, razzolando tutti i giorni in negozio, conobbi anche la figlia Antonella, che dopo un po’ di tempo sposai». Spezzani nella barberia di via Clelia, da qualche anno rinominata “Antica Barberia Sassolese”, ci ha davvero passato una vita. Quando il suocero ha smesso lui ha continuato e quando ha raggiunto lui stesso l’età della pensione, a 55 anni (visto che gli erano stati versati i contributi anche da apprendista), ha continuato ancora. E da quel salone da barba e capelli sono passati tanti sassolesi, anche illustri, fin dai suoi primi anni. «Ricordo che proprio in uno dei miei primi giorni – aggiunge – verso le 3 del pomeriggio, entrò un uomo che, indirizzandosi a me, esclamò: “a ghe un nov”, c'è uno nuovo. Gastone mi chiese di fargli la barba ed io, tentennante, cominciai. Quando arrivai sotto il mento mi accorsi che c'era una cicatrice e mi bloccai, ma lui mi disse “questa me l'hanno fatta gli altri”. Si trattava di Claudio Sassi, futuro fondatore di Emilceramica e presidente del Sassuolo calcio».

LE PASSIONI, PENSIONE E IL NUOVO NEGOZIO 

Altre passioni, oltre al lavoro: fotografia e musica. Questa seconda lo ha portato, per qualche decennio, a suonare la batteria con un gruppo: i “New Santo”, dove ogni tanto si aggiungeva anche Pierangelo Bertoli; qualche decennio dopo in duo suonava davanti alla barberia, con Fornaciari. Ma la passione primaria era quella del fare barbe e capelli, tanto è vero che qualche settimana fa, a 75 anni suonati, ha colto al balzo l’occasione di un commerciante che gli ha chiesto la disponibilità sul locale di via Clelia, di proprietà della moglie e lui gliela ha concesso, riservandosi però la carta di trasferire l'attività in via Cavallotti. «Non si tratta di lucro ma di passione – dice ancora Spezzani – tanto è vero che adesso lavoro solo su appuntamento, ho ridotto il volume della sala, adopero solo una poltrona e mi tengo attivo. Non andrei mai a giocare a carte ma rimango fedele a quattro chiacchiere nella vicina piazza Garibaldi, dove faccio un giro prima di aprire il negozio e dopo scendo per qualche ora quando c'è il turno di chiusura o la domenica».

E la vita da pensionato “attivo” come trascorre? «Al mattino mi alzo e so cosa fare – conclude – scendo in centro, faccio quattro chiacchiere e, su appuntamento, vengo a lavorare. Finché sto bene sarà così, anche grazie a mia moglie che mi ha assecondato pure questa volta».