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Modena, i residenti protestano: «Siamo ostaggi della baby gang»

Modena, i residenti protestano: «Siamo ostaggi della baby gang»<br type="_moz" />

Il racconto: «Ci hanno inseguiti, poi sono entrati nella comunità»

14 gennaio 2024
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Nelle scorse settimane due minorenni erano stati avvicinati da tre ragazzi che li avevano rapinati del cellulare e avevano pestato uno di loro. Venerdì sera, in due hanno inseguito altri due giovanissimi che, impauriti, si sono rifugiati a casa. Non c’è pace per chi abita nei pressi di strada Saliceto Panaro a Modena. E c’è chi punta il dito contro la comunità di via Borri che ospita minori non accompagnati e gestita dal Ceis.

Si sarebbero verificati, negli ultimi mesi, diversi episodi indice di una difficile convivenza tra i residenti del quartiere e gli ospiti della struttura. «In generale in tutta Modena la situazione sta diventando pesante – così un cittadino – Qui nel nostro quartiere ormai ci sentiamo ostaggio di una baby gang che alloggia nella comunità. Abbiamo provato a recarci presso la struttura chiedendo di fare qualcosa e ci è stato risposto che loro fanno di tutto per monitorare questi ragazzi. Eppure sembra che non funzioni, visto che ormai qui il clima è diventato pesante. Chiediamo è che si cerchi di organizzare meglio la gestione di queste persone, perché siamo esasperati e molto preoccupati da questa situazione».

La denuncia

Da tempo, in strada Saliceto Panaro e nelle vie limitrofe, la tensione è alta. Specie nelle ore notturne, con il buio, i cittadini affermano di non sentirsi sicuri a causa della presenza di individui poco raccomandabili.

«Alcuni di loro si nascondono e aspettano che passi qualcuno per importunarlo. Oppure con qualche scusa ti avvicinano, ma conosciamo le loro intenzioni». C’è chi sostiene che in parte questi episodi siano da imputare proprio agli ospiti della comunità: «Capita di dovere andare a buttare la spazzatura e di dovere scappare verso casa perché iniziano ad avvicinarsi in gruppo. Spesso bevono e sono ubriachi». La situazione, ovviamente, sarebbe peggiore la sera, o comunque con il buio.

«Abbiamo paura. Sono giovani, hanno meno di vent’anni, ma prendono spesso di mira ragazzini sui 15 anni, che fanno più fatica a tenergli testa».

Il problema, però, riguarda tutte le fasce d’età: «In generale anche persone adulte hanno problemi con loro: anche portare a spasso il cane sta diventando un problema».

L’ultimo episodio

Venerdì sera, ancora una volta, i residenti hanno bussato alle porte della comunità, chiedendo un intervento. Ed è proprio a causa di episodi come questo che i cittadini della zona puntano il dito contro la residenza.

«Poco prima in due avevano rincorso due ragazzini del quartiere. Questi sono riusciti a scappare e quando sono tornati insieme ad altre persone hanno notato quei due allontanarsi ed entrare nella struttura, per poi affacciarsi al balcone. Da lì, urlavano e inveivano. Ciò che ci preme è sottolineare come nonostante le nostre segnalazioni, dalla comunità non facciano niente per impedire questi episodi».

Il precedente

A dicembre in strada Saliceto Panaro un 15enne e un 17enne erano stati colti alle spalle da tre giovani tra i 16 e i 20 anni che li avevano minacciati con un coltellino svizzero e rapinati. Il 17enne era stato pestato. L’amico era intervenuto e la banda si era data alla fuga. Le famiglie erano poi andate a sporgere denuncia. Le due vittime non erano riuscite a identificare gli aggressori.l

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