Gazzetta di Modena

Modena

Verso il voto

Modena, Mezzetti-Muzzarelli: il pranzo del disgelo. Ora il Pd ha il candidato

di Luca Gardinale
Modena, Mezzetti-Muzzarelli: il pranzo del disgelo. Ora il Pd ha il candidato

Faccia a faccia con menù modenese a casa del sindaco. Poi la foto-simbolo a tavola per superare le divisioni

14 gennaio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Qualcuno fa notare che in mezzo ci sarebbe stata bene una bottiglia di Lambrusco, per suggellare al meglio il nuovo patto per Modena (e per il Pd, che ha rischiato davvero grosso). Qualcun altro, invece, apprezza la fantasia floreale della tovaglia e i mobili rossi della cucina. Poi c’è chi si chiede il significato della breve descrizione - “senza parole” - ma chi conosce Gian Carlo ha già la risposta: il riferimento è a una delle canzoni più belle e più amate di Vasco. In questo caso, però, il significato è anche un altro: questa foto chiude tutte le questioni e parla al futuro del partito e della città.

Un futuro che il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il candidato in pectore, l’ex assessore regionale Massimo Mezzetti, hanno provato a scrivere insieme, ieri mattina, superando le differenze e mettendo giù i punti principali in vista del passaggio di consegne tra il primo cittadino e il suo - elezioni permettendo - successore. Per farlo, Muzzarelli e Mezzetti hanno scelto una sorta di “home restaurant”: l’appartamento in centro storico del primo cittadino, che ha preferito lasciare da parte le sedi istituzionali, invitando Mezzetti a casa sua per confrontarsi in tranquillità sulle questioni più importanti. Un confronto partito in tarda mattinata e proseguito a pranzo, quando il sindaco si è messo ai fornelli: un menù decisamente modenese, cotolette in umido con i piselli, molto apprezzato dall’ospite.

Un incontro senza dubbio più rilassato rispetto al clima dei giorni scorsi, quando Muzzarelli aveva preso con un po’ di perplessità la soluzione Mezzetti, non tanto per il nome, ma per il fatto di avere archiviato la possibilità di arrivare alle primarie tra i giovani che avevano partecipato al percorso nei circoli. Ma di cosa hanno parlato il sindaco e l’ex assessore regionale? Tre le questioni essenziali affrontate durante il lungo confronto, ovvero i temi importanti per la città, la coalizione con la quale il Pd si presenterà al voto del 9 giugno e alcune questioni interne alla “macchina” comunale.

Partendo dai temi aperti, al centro ci sono stati soprattutto il Pnrr, con i fondi a rischio per i grandi progetti come quello per le ex Fonderie, la raccolta dei rifiuti porta a porta, che anche se oggi le cose vanno meglio è stata una dei grandi problemi del 2023, ma anche la sicurezza, con l’allarme baby gang. E poi si è parlato di cantieri pubblici, tema che Mezzetti conosce bene, essendo attualmente presidente del Consiglio d’indirizzo della Fondazione Ago. Passando alla politica, sindaco e candidato in pectore hanno parlato dello “schema di gioco” e dell’opportunità di puntare a una coalizione larga, come del resto fece Muzzarelli, che nel 2019 strappò il bis con una vittoria a sorpresa al primo turno: sul tavolo c’è soprattutto il ruolo dei Cinque Stelle, che stanno mostrando segnali di apprezzamento per il candidato, anche se al loro interno sono divisi sull’alleanza. Infine, la questione macchina comunale: oltre a chiedere garanzie su alcune figure chiave del suo mandato, da Giulio Guerzoni a Ludovica Carla Ferrari e Andrea Bosi, Muzzarelli ha affrontato il tema dell’organizzazione, perché diverse figure competenti del Comune si avvicinano alla pensione.

L’incontro si è chiuso con la cosa più importante: la foto che ieri è stata condivisa sui social, raccogliendo grande apprezzamento. Scattata da Emma, la figlia del sindaco, l’immagine ritrae Muzzarelli e Mezzetti insieme a tavola, chiudendo la travagliata fase della ricerca del successore del sindaco e dando il via libera definitivo all’ex assessore regionale, che aveva messo l’ok di Muzzarelli come prima condizione per sciogliere la riserva.