Gazzetta di Modena

Modena

Lavori pubblici

Modena, Cispadana e Bretella, ok dal ministero: «Avanti in tempi rapidi con il progetto»

Modena, Cispadana e Bretella, ok dal ministero: «Avanti in tempi rapidi con il progetto»

Nuovo vertice a Roma tra Regione e Salvini «Incontro positivo per sbloccare il percorso». Davanti alla sede dell’Emilia Romagna la proteste dei comitati contro le due opere

18 gennaio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Doveva essere il giorno del secondo incontro tra Stefano Bonaccini e Matteo Salvini per discutere di infrastrutture viarie, ma la visita di Giorgia Meloni in Emilia Romagna ha leggermente modificato le agende del presidente della Regione e del ministro dei Trasporti, che si sono visti in teleconferenza per continuare a confrontarsi su Cispadana e concessione dell’A22.

«Un incontro positivo», commentano l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini e Bonaccini dopo il summit a cui hanno partecipato anche Salvini, il sottosegretario del ministero dell’Economia e della Finanza, Federico Freni, i presidenti della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e di quella di Bolzano, Arno Kompatscher, i vertici dell’A22 Autostrada del Brennero e i tecnici dei due ministeri. «Sono stati definiti e condivisi un percorso e le modalità per sbloccare due infrastrutture fondamentali per lo sviluppo e la crescita dell’Emilia-Romagna e del Paese – aggiungono i due politici – Ringraziamo il ministro Salvini per la volontà e la determinazione dichiarate al fine di arrivare in tempi rapidi a una soluzione e allo sblocco degli ultimi ostacoli per il rinnovo della concessione autostradale. Come sempre garantiamo la nostra completa disponibilità a lavorare insieme con l’obiettivo di rendere la nostra regione sempre più competitiva e attrattiva».

Ora, spetterà ai tecnici dei ministeri Mit e Mef con Autobrennero elaborare il percorso per lo sblocco della concessione attraverso un bando da chiudere entro il 2024.

Parallelamente si aprirà un tavolo specifico per la Cispadana, cui parteciperanno Mit, Regione e Arc, per individuare il quadro normativo e procedere in tempi rapidi all’iter realizzativo.

La presenza a Bologna di Giorgia Meloni e la contestuale riunione in teleconferenza ha invece mobilitato due storici comitati che da anni si oppongono a progetti di mobilità autostradale, considerati ormai superati. E così davanti alla Regione, il coordinamento cispadano “No autostrada – Sì strada a scorrimento veloce” e il comitato “No bretella Campogalliano-Sassuolo” si sono ritrovati insieme ad alcuni attivisti di R. E. C. A. , Legambiente e A. R. I. A. «La transizione energetica e le esigenze di cambiamento non più rinviabile nel campo della logistica e della movimentazione di merci e persone in Emilia Romagna esigono un cambio di prospettiva – incalzano i comitati – Assoluta priorità agli investimenti e collegamenti ferroviari, fortissima e immediata riduzione del consumo di suolo, innovazione nel campo della logistica e del trasporto merci. Riteniamo gravissimo che la Regione e il Ministero dei Trasporti, pur di favorire Autostrada del Brennero Spa e le sue rendite di posizione, vogliano riassegnare alla stessa società – tramite un diritto di prelazione incompatibile con le direttive comunitarie sulla concorrenza – il rinnovo della concessione della tratta A22, scaduta nel 2014 e prorogata da 10 anni».

È proprio intorno alla concessione della tratta dell’A22 a Autobrennero che si gioca il futuro della Cispadana: «Risulta evidente che la riassegnazione della concessione ad Autostrada del Brennero Spa ha il solo scopo di rendere realizzabile Bretella e Cispadana altrimenti non realizzabili nonostante l’enorme finanziamento pubblico».

«Speriamo che non si chiuda quell’accordo- afferma Eriuccio Nora- per i No bretella - sarebbe dannoso per il territorio, l’ambiente e anche l’economia. Le autostrade non sono il modo migliore per trasportare le merci: è il ferro la soluzione più competitiva. Nonostante questo, e nonostante al Brennero si stia facendo il traforo per portare solo merci su ferro, in Emilia-Romagna si continua ad asfaltare e a fare autostrade, consumando suolo».

Asfaltare gli 800mila metri quadrati previsti per realizzare la bretella Campogalliano-Sassuolo, peraltro, «significa preparare in maniera scientifica nuovi disastri- sottolinea un altro dei portavoce del comitato contrario all’opera, Mauro Sentimenti- perché l’asfalto è a poche decine di metri dalla riva destra del fiume Secchia. Con quello che abbiamo visto con l’alluvione siamo sicuri che passeranno pochi perché si verifichi un disastro di grandissime proporzioni. Scelta indifendibile anche da questo punto di vista» .