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Il sindacato di polizia locale: «A Modena agenti senza strumenti»

Il sindacato di polizia locale: «A Modena agenti senza strumenti»

Il Sulpl: «I punti caldi della città presidiati con continuità solo da noi»

19 gennaio 2024
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Il sindacato della polizia locale è intervenuto dopo l’ennesimo episodio di violenza in centro, esprimendo la propria preoccupazione per la sicurezza degli agenti che operano in questa parte della città. Il Sulpl “punta il dito” anche sul chiosco di piazza Matteotti, il presidio Punto città sociale e sicura realizzato nell’ex edicola.

La struttura rimarrà chiusa fino al 30 gennaio per consentire i lavori di riqualificazione giunti ora alla seconda fase che prevede tra le altre cose l’installazione di un citofono che sarà collegato direttamente alla polizia locale di Modena.

L’INTERVENTO

«In riferimento al grave fatto di cronaca accaduto mercoledì in zona autostazione di Modena, il Sulpl – scrive il sindacato, pur volendo rimanere estraneo da eventuali strumentalizzazioni politiche, non può esimersi da condividere alcune considerazioni.

Si ribadisce, come già affermato da tempo da questa sigla sindacale, che i principali punti della città ritenuti "caldi", solo a titolo esemplificativo la stazione della autocorriere, piazza Matteotti; Erre-Nord, sono presidiati con continuità esclusivamente dalla polizia locale».

Il sindacato ricorda come «il posto integrato di polizia nella stazione delle corriere decantato come eccellente esempio di collaborazione tra le forze di polizia anche in ogni "patto per la sicurezza", è presidiato solamente dalla polizia locale. Gli agenti oltre a garantire alcuni servizi ai cittadini sono a disposizione dalle 7.45 alle 18.45 dal lunedì al sabato, occupandosi anche di raccogliere le denunce: infatti l'apertura dell'ufficio denunce è garantita solo dalla locale».

IL LEGAME CON SETA

Il Sulpl, poi, evidenzia come da oltre un decennio gli autisti Seta si rivolgano quasi quotidianamente alla polizia locale quando sono in difficoltà o quando ci sono persone che non rispettano le regole, disturbano e commettono reati sui loro mezzi.

«Lo hanno fatto anche mercoledì – prosegue lo sfogo – , trovando prontezza, disponibilità e professionalità: uno dei due agenti intervenuti, assunto da alcuni mesi, ancora senza uniforme, arma e strumenti di autotutela ha soccorso immediatamente il giovane aggredito tamponando le ferite prima dell'arrivo del 118, mentre l'altro faceva chiudere le porte all'autista per evitare che l'accoltellatore si allontanasse, poi sono arrivati altri colleghi in supporto, concludendo brillantemente l'intervento che è terminato molte ore dopo con il trasferimento al carcere di Sant'Anna dell'aggressore».

«IMPIEGATI IN UNIFORME»

Dal sindacato arriva poi il plauso agli operatori che prestano servizio per la città «nonostante gli scarsi riconoscimenti, la mancanza di condivisione degli obiettivi da perseguire e la scarsa organizzazione e nessuna equiparazione alle altre forze di polizia dello Stato a livello legislativo, che di fatto li relega al ruolo di "impiegati comunali in uniforme"» .

215 AGENTI, UN UNICO OPERATORE

Il sindacato non è entrato nel merito delle decisioni dell'Amministrazione rispetto a realizzare nuovi presidi di sicurezza, «vedi ultimo in ordine di tempo il chiosco di piazza Matteotti, ma rimarchiamo la preoccupazione per la sicurezza degli agenti in primis, costretti a prestare servizio fino alle 20 con un solo operatore nel presidio, nonostante l'organico raggiunga ormai le 215 unità».

«DISARMATI»

La riflessione poi si amplia a tutto il centro storico: «Si tratta di una parte di Modena con maggiori problematiche di sicurezza. Almeno la metà degli agenti assegnati a questa zona della città, assunti già da ottobre, sono ancora senza uniforme, disarmati e sprovvisti degli strumenti di autotutela, pur avendo effettuato l’addestramento».

«IL SINDACO INTERVENGA»

Poi, il Sulpl conclude: «Gli agenti della polizia locale continueranno a fare la loro parte per garantire la sicurezza dei cittadini, ma è necessaria una costante collaborazione da parte di tutti gli attori della sicurezza, e auspichiamo l'intervento deciso ed efficace del sindaco, che non si può limitare a richiedere l'aumento degli operatori dello sicurezza dello Stato oppure l'elevazione in di fascia della questura. 

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