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L’assemblea del Pd ha deciso: «Mezzetti è il nostro candidato per Modena»

Ernesto Bossù
L’assemblea del Pd ha deciso: «Mezzetti è il nostro candidato per Modena»

Venturelli: «È questo il nome». Ordine del giorno del sindaco

19 gennaio 2024
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Alla fine il Partito democratico modenese ha trovato una quadra sul candidato sindaco: sarà Massimo Mezzetti il nome rappresentante del Pd per una coalizione che, in sala, sperano essere «la più larga possibile e d’accordo con il nostro nome».

LA DECISIONE

Nella Polisportiva di San Faustino i partecipanti all’assemblea cittadina Dem hanno votato l’ordine del giorno che recitava “scelta del candidato Sindaco di Modena alle eventuali primarie di coalizione” indicando il nome di Mezzetti. Un ordine del giorno lo ha presentato anche Gian Carlo Muzzarelli, un passaggio di consegne.

«Il 18 dicembre – ha esordito la segretaria Dem cittadina Federica Venturelli davanti a una corposa platea, alla presenza del sindaco Muzzarelli e di altri big del Pd modenese – abbiamo dato conto dei risultati emersi durante lo svolgimento del percorso, approvato all’unanimità nell’assemblea del 5 ottobre, con le assemblee nei 14 circoli dell’Unione Comunale, i più di 30 incontri e confronti con i corpi intermedi, evidenziando anche alla luce del questionario “La Città che vorrei” un giudizio particolarmente positivo sull’amministrazione e indicazioni di temi prioritari per la prossima consiliatura. Migliaia di cittadini hanno risposto positivamente, dando il loro contributo per disegnare insieme la città che vogliamo. In quel contesto abbiamo dimostrato e stiamo dimostrando che il Pd c’è, è radicato sul territorio ed è in campo per vincere». Voleva, il partito, «arrivare con una proposta seria e autorevole a questo appuntamento». Ed eccola: Massimo Mezzetti, «nome che chiediamo di votare», ha detto Venturelli, che appena ha citato l’ex assessore regionale si è dovuta fermare per lasciare spazio agli applausi.

«PROFILO AUTOREVOLE»

Questo alla luce dell’esigenza di «giungere ad una soluzione unitaria, a partire dall’impegno e dalle disponibilità delle otto persone i cui nominativi erano emersi come possibili candidati. Questo era il primo obiettivo per garantire il rispetto del percorso democratico e l’individuazione di una soluzione sulla quale convergessero nel modo più ampio tutti i profili coinvolti. Obiettivo che non è stato possibile sintetizzare, e da qui la necessità di ricorrere a una persona dal profilo autorevole come Mezzetti».

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