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Violenza sulle donne

Modena, rompe il finestrino per violentarla: «Sono scappata e mi ha inseguita»

Gabriele Canovi
Modena, rompe il finestrino per violentarla: «Sono scappata e mi ha inseguita»

Aggressione shock in viale Crispi: «È rimasto aggrappato all’auto in moto»

19 gennaio 2024
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Era appena uscita della parrucchiera e stava fumando una sigaretta. Era seduta all’interno della sua auto «perché faceva davvero tanto freddo» quando all’improvviso un uomo ha provato a violentarla.

LA FREDDEZZA DI SCAPPARE

«Non dimenticherò mai il suo sguardo: prima si è aggrappato al finestrino, l’ha forzato e poi è entrato con tutto il busto. Ce l’avevo a pochi centimetri e mi toccava le spalle. Non so bene ancora come, ma ho avuto la freddezza di mettere in moto e scappare».

La voce appartiene alla vittima di quello che è rimasto un tentativo di abuso. Si chiama Serena Napoletano, ha 44 anni, abita in città e mercoledì pomeriggio si trovava in via Crispi, zona che ancora una volta diventa teatro di criminalità: «Erano le 17 – denuncia – mi chiedo come sia possibile che tutto questo succeda di pomeriggio, alla luce del sole».

LA DENUNCIA

Serena è appena uscita dalla caserma dei carabinieri, dove ha depositato la denuncia e fornito informazioni su quell’uomo («senza giacca, con cappuccio e cappellino»). Dice che fa fatica a dormire, che nelle ultime due notti non ha chiuso occhio e ammette, con la voce singhiozzante ma ferma, di «pensare e ripensare agli occhi dell’aggressore». È convinta, poi, di essere stata molto fortunata: «Avevo capito subito le sue intenzioni – continua – non ha pronunciato una parola, mi guardava immobile toccandomi le braccia e le spalle. Io ho cercato con tutta me stessa di rimanere calma, di essere il più lucida possibile. Quando lui è sbucato dal nulla, appoggiandosi sul finestrino, io stavo cercando il carica batterie del cellulare. Poi mi sono girata e l’ho visto».

LA DINAMICA

L’aggressore ha forzato il finestrino, rompendolo, e poi si è gettato nell’abitacolo: «Entrava sempre di più, sporgendosi col busto – continua nel suo racconto shock – Cosa ho fatto? Ho schiacciato la frizione e inserito la marcia, cercando di non farmi notare». Ed è partita, «ma lui è rimasto attaccato al finestrino e credo di averlo trascinato per qualche metro». Poi? «Si è messo a correre, inseguendomi mentre fuggivo in auto. Io sbandavo, rischiando di fare un incidente. Ho ricordi confusi di quegli attimi, penso solo che avrei voluto avere con me lo spray al peperoncino. Ma soprattutto, penso alle ragazze giovani: sarebbe potuto capitare a chiunque, anche con esiti diversi». 

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