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Sicurezza stradale

Multe a raffica con il nuovo autovelox sulla Canaletto a Mirandola

Multe a raffica con il nuovo autovelox sulla Canaletto a Mirandola

Il velocar è attivo dal 1° gennaio a San Giacomo Roncole. Un pensionato: «Ne ho prese tre in due giorni, c'è chi ne ha prese anche quattro»

20 gennaio 2024
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MIRANDOLA. Multe, multe e ancora multe. Installato a metà dicembre e attivo dal primo gennaio, l’autovelox di San Giacomo Roncole ha già punito tanti automobilisti.

«Ho ricevuto tre sanzioni – racconta un pensionato mirandolese di 70 anni – e quando sono andato alla Poste per pagarle, davanti a me c’era un signore di 80 anni che ne aveva già prese quattro».

LIMITE DI 50 CHILOMETRI ALL'ORA

Nel tratto di strada sorvegliato dal velox (la Canaletto in direzione Modena), il limite consentito è di 50 chilometri orari. «Una multa – continua il cittadino – l’ho pagata 57 euro perché andavo ai 56 chilometri orari. Le altre due volte andavo a 52 chilometri orari e mi sono costate 47 euro l’una. Con 1.500 euro di pensione, sono cifre che pesano».

Secondo il 70enne, l’autovelox «è poco segnalato. Dopo aver ricevuto le multe, sono tornato in quel tratto di strada e ci ho messo un po’ a trovarlo. Alcuni metri prima ci sono solo due cartelli bianchi con le scritte nere, nemmeno tanto grandi». Le sue contravvenzioni sono state registrate il 2 e 3 gennaio. «Sto aspettando le altre, visto che faccio spesso quella strada. Penso che sia stato giusto installarlo, ma se l’obiettivo è insegnare alla gente ad andare più piano, è necessario renderlo più visibile. Deve essere una cosa utile per i cittadini, se no sembra una presa in giro».

L’uomo, però, non è l’unico ad aver superato il limite di velocità. «Quando il postino mi ha recapitato le multe, mi ha detto di non preoccuparmi perché anche sua moglie ne aveva prese due e circola la voce che ne siano state fatte già più di 3mila».

I DATI DELLA POLIZIA LOCALE

Al momento, la polizia locale di Mirandola non ha ancora dei dati precisi. L’unica cosa certa è che in quel punto dal primo gennaio non si sono ancora verificati incidenti. «Ho perso il conto – dice un tabaccaio mirandolese – di quante persone sono venute qui per pagare le multe di quell’autovelox». Per il proprietario dell’attività «c’è del malumore in giro, soprattutto perché molti dicono che non è segnalato a dovere. Forse il limite dei 50 chilometri rari è un po’ rigido dato che, fino a poco tempo fa, quella strada era considerata come una statale e non un centro abitato».

L'ASSESSORE: «NON VOGLIAMO FARE CASSA»

Nessun ripensamento, però, da parte dell’amministrazione comunale della città dei Pico. «Il nostro obiettivo – spiega l’assessore Roberto Lodi – è garantire la sicurezza. Abbiamo installato l’autovelox, che ricordo essere attivo in via sperimentale a tempo determinato, anche dietro la richiesta dei residenti della frazione, preoccupati dall’alta velocità con cui i veicoli percorrono quel tratto di strada».

Nessun bisogno di “fare cassa” quindi, solo una forte attenzione al tema sicurezza. «Mi preoccupa – prosegue Lodi – chi ha preso quattro multe in un giorno e penso che avrebbe un’altra opinione se abitasse lì. L’autovelox è segnalato come prevedono le norme e c’è sempre la tolleranza dei 5 chilometri».