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Le indagini

Omicidio a Pavullo, è caccia all’amico che Giovanni Iacconi ospitava a casa

di Daniele Montanari
Omicidio a Pavullo, è caccia all’amico che Giovanni Iacconi ospitava a casa

Il 54enne forse soffocato nella casa di Pavullo, poi nascosto sotto il letto. L’uomo ricercato si è reso irreperibile venti giorni fa, dalla scomparsa di Iacconi

22 gennaio 2024
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PAVULLO. È caccia all’uomo per l’omicidio di Giovanni Iacconi, il 54enne il cui cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato sabato nella vecchia casa di famiglia dove trascorreva i fine settimana, all’Acquabuona.

Benché vivesse da alcuni anni a Spezzano, infatti, era cresciuto a Pavullo.

IL RITROVAMENTO

Gianni è stato trovato dal fratello Romano dopo quasi venti giorni di ricerche. Era dal 31 dicembre che non aveva più sue notizie, e dal quel giorno non è più stata vista la sua Golf davanti alla casa di Pavullo. È stata portata nel garage del suo appartamento di Spezzano, dove si trova tuttora, chiusa. Ovvio quindi che chi l’ha portata giù aveva le chiavi.

Inizialmente il fratello ha pensato a un allontanamento volontario di Gianni nel periodo delle ferie. D’altronde, non avendo famiglia, non era tenuto a comunicare i suoi spostamenti. Ma quando l’8 gennaio non si è presentato al lavoro (allestiva stand per la ceramica Marazzi) ha capito che doveva essere successo qualcosa di estremamente grave, e ha presentato denuncia di scomparsa.

Sabato 20 gennaio lo strazio del ritrovamento: il corpo (che però è ancora in attesa di formale riconoscimento) avvolto in un panno e nascosto sotto il letto. Un corpo le cui condizioni sono compatibili con una morte avvenuta venti giorni fa.

Romano aveva già fatto un sopralluogo in casa la settimana scorsa, ma era stato un passaggio veloce e non si era accorto di nulla. Sabato invece ha avvertito un forte odore dalla camera da letto, e andando a guardare ha trovato la salma. È possibile che fosse presente anche al suo primo sopralluogo, ma che il freddo dell’inverno ne avesse preservato le condizioni tanto da non mandare odore. E a nessuno viene in mente di cercare una persona sotto il letto.

UCCISO IN CASA


Le indagini sono condotte dai carabinieri di Pavullo assieme ai colleghi del Nucleo investigativo di Modena, sotto il coordinamento della Procura (pm Lucia De Santis, ma sabato è venuto in sopralluogo anche il procuratore capo Luca Masini). Vige ovviamente massimo riserbo, ma da quanto trapela si starebbero orientando sul fatto che Gianni sia stato ucciso in questa casa. Forse per soffocamento o strangolamento: sul corpo non c’erano segni di ferite da arma. La casa era in ordine, senza i segni di uno scontro furibondo.

E per arrivare alla camera da letto bisogna salire su una scala a semichiocciola: difficile farlo trasportando un cadavere. I vicini poi – ci sono altri due appartamenti abitati nella casa – non hanno mai visto entrare nessuno dall’inizio dell’anno. Solo la Golf partire. Ma ucciso da chi?

CACCIA ALL’AMICO


Il fratello maggiore Romano è al di là di ogni sospetto, legato a Gianni da profondo affetto: gli ha fatto un po’ da papà dopo la prematura scomparsa del padre. I sospetti si starebbero indirizzando su un amico, italiano di origini straniere, che Gianni ospitava frequentemente a casa sua a Spezzano. Una persona che in passato è stata vista più volte dai vicini anche nella casa dell’Acquabuona.

Una persona di fiducia, dunque, che poteva essere con Gianni nella casa di Pavullo per le feste e che non avrebbe avuto alcuna difficoltà a entrare in possesso delle chiavi della Golf per tornare a Spezzano. Qualcuno che, guarda caso, dalla scomparsa di Gianni si è reso irreperibile. Quando potrebbe avere tante cose da riferire agli inquirenti. Da qui i sospetti. C’è stato un litigio a Capodanno sfociato in tragedia? È la grande domanda in attesa di risposta.