Il grave episodio a Castelvetro: «Pugno dopo la partita. E l’aggressore è scappato»
Al campo sportivo del paese, protagonisti due giovani calciatori
Castelvetro Brutto episodio lunedì sera allo stadio Venturelli di Castelvetro, a termine di una partita di campionato giovanile Juniores Elite, che ha visto affrontarsi Terre di Castelli e Sanmichelese.
IL RACCONTO
«Un ragazzo della squadra di casa ha dato un pugno a un nostro atleta – spiega Matteo Cavallini, direttore sportivo Juniores della Sanmichelese – ed è stato poi necessario l’intervento dell’ambulanza del 118. È accaduto negli spogliatoi: gli animi erano caldi, ma questo gesto violento era totalmente inaspettato. Il ragazzo colpito si è accasciato a terra, non riusciva più a rialzarsi, aveva il senso del vomito e nausea. Per questo abbiamo ritenuto necessaria la chiamata al 118. Ad alimentare il clima di tensione è stato anche il comportamento del guardalinee della loro società, ha proferito parole totalmente inadeguate che hanno complicato le cose. Il ragazzo fortunatamente dopo il pugno non ha riportato ferite gravi. È stato portato all’ospedale di Baggiovara dall'ambulanza, l'esito delle radiografia ha tranquillizzato tutti. Solo tanta paura, ed enorme sconcerto per il gesto del giocatore delle Terre di Castelli. Quest’ultimo non era segnato in distinta, ovvero non faceva parte della partita, e quindi non poteva trovarsi lì, dentro agli spogliatoi. Infatti, dopo il pugno è sparito subito, è letteralmente scappato. In questo momento, siamo vicini al ragazzo e alla sua famiglia, e gli offriremo tutto il supporto legale qualora vogliano denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine. Non possiamo far passare episodi di questo tipo tra ragazzini minorenni».
PRESA DI POSIZIONE
La risposta delle Terre di Castelli: «La società comunica di aver avviato una rapida verifica interna alla ricerca dei responsabili delle azioni violente perpetrate a danno di un giovane tesserato avversario all'interno dell'area spogliatoi, e ciò al fine di assumere i provvedimenti di immediata sospensione da qualsiasi attività fino al termine della corrente stagione sportiva. Si comunica, inoltre, di aver preso contatto con il dirigente Enrico Pifferi della Sanmichelese per sincerarsi delle condizioni di salute del ragazzo che ha subito le predette violenze, assicurando la punizione esemplare per chi se ne sia reso responsabile ed appoggiando la famiglia in caso voglia procedere in altre sedi rispetto a alla giustizia sportiva per far valere i propri diritti».