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Castelfranco, si rompe una finestra alle Marconi: paura a scuola per una ragazza

Gabriele Farina
Castelfranco, si rompe una finestra alle Marconi: paura a scuola per una ragazza

Botta e risposta FdI-Comune. Pulitanò: «Apertura accelerata». Gargano: «Scuola sicura»

25 gennaio 2024
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Castelfranco Si rompe una finestra a scuola e scoppia un caso politico.

Siamo alla media Marconi, dove gli studenti devono fare i conti con i lavori di adeguamento sismico avviati dal Comune.

L’episodio della finestra è avvenuto martedì in un’area non interessata dal cantiere ancora da consegnare.

«VETRO CROLLATO»

«Un vetro è crollato ferendo una ragazza – accusa Roberta Garibaldi, responsabile del locale circolo di Fratelli d’Italia – e quel che è peggio è che è stato un collaboratore scolastico a dover mettere in sicurezza la vetrata».

Per Garibaldi «nonostante l’ingente spesa ed i grossi ritardi del cantiere (che hanno fatto lievitare i costi) la scuola non sembrerebbe essere affatto pronta a riaccogliere in sicurezza gli studenti».

Il presidente provinciale FdI Ferdinando Pulitanò avanza il timore che il Comune abbia «voluto accelerare sull’apertura della scuola prima che il cantiere fosse effettivamente finito per poterlo sbandierare nell’imminente campagna elettorale».

«ATTACCO STRUMENTALE»

Una posizione giudicata «avvilente e squalificante» dal sindaco Giovanni Gargano, che non le manda a dire agli esponenti di FdI. «S’è rotto un vetro come poteva accadere in tutte le case e la ragazzina non si è fatta nulla – obietta Gargano – La scuola non è un cantiere: la parte dove si svolgono le lezioni è stata verificata anche dal Comune. Nell’altra le lezioni riprenderanno lunedì 29 e non ci sono lavori con martelli pneumatici, ma semplici operazioni di pulizia».

Il sindaco precisa di essere dispiaciuto per l’accaduto e non soltanto. «Diventa facile per qualcuno strumentalizzare un episodio per fini altri – aggiunge – Una scuola non è patrimonio del sindaco, ma della comunità». Infine, Gargano rilancia: «Se la scuola non fosse sicura, i ragazzi non ci andrebbero».

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