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Modena, la polemica: «Seta, adesso basta con le scuse. Urgono subito nuovi contratti»

Modena, la polemica: «Seta, adesso basta con le scuse. Urgono subito nuovi contratti»

Le associazioni di categoria chiedono un confronto all’azienda

25 gennaio 2024
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Quanti autisti mancano? Come affronta Seta la situazione di emergenza? Perché non investire di più nei contratti degli autisti?

Lo domandano a una voce Adiconsum, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon dell’Emilia Romagna. Le quattro sigle hanno chiesto un incontro urgente ai vertici dell’azienda.

«COSA FA SETA?»

L’obiettivo dichiarato è «conoscere la portata del fenomeno e le azioni concrete che l’azienda avrebbe adottato per uscire dallo stato di emergenza, non ammissibile per un servizio di trasporto pubblico essenziale».

Le associazioni giudicano le risposte pervenute finora insoddisfacenti. «A oggi Seta non ha convocato alcun incontro – l’accusa – perdendo un’altra occasione di confronto con le rappresentanze dell’utenza per recuperare parte di un ritardo ormai cronico. Un confronto peraltro insoddisfacente sia con Seta che con le altre imprese del trasporto pubblico locale della Regione».

«TAGLI INACCETTABILI»

Segue una critica alla scelta di ridurre le corse per far fronte alla carenza di autisti. «A Modena la stessa Seta ha annunciato la riduzione del servizio sulle principali linee urbane – proseguono le associazioni in una nota – Una situazione inaccettabile per un’impresa di trasporto pubblico che deve necessariamente disporre di una consistenza di autisti adeguata al rispetto del contratto di servizio e le corse previste dal programma di esercizio».

La critica va avanti. «Al termine dell’emergenza pandemica e il conseguente crollo delle frequentazioni dei servizi di trasporto pubblico e dei relativi introiti, si attendeva il rilancio di un’offerta in grado di aumentare l’appetibilità del trasporto pubblico locale rispetto all’uso del mezzo privato – l’accusa – nell’ottica della tanto decantata mobilità sostenibile. La debacle di questi giorni di Seta rischia di diventare la pietra tombale del rilancio di un trasporto pubblico sempre più inaffidabile».

«ANCHE AMO AGISCA»

Le associazioni si pongono dal punto di vista dei passeggeri e sollevano polemiche sull’agenzia della Mobilità (aMo), «a cui evidentemente sono sfuggite la gravità e le conseguenze della carenza d’organico di autisti della società di trasporto e le relative conseguenze sulla regolarità del servizio».

Le associazioni chiedono di pubblicare i contratti in vigore in nome di «una maggiore trasparenza doverosa nei confronti dell’utenza».

«NUOVI CONTRATTI»

Parlando di contratti, la proposta è chiara. «Un contratto in proroga non può prevedere il miglioramento della qualità del servizio erogato e il recepimento dei nuovi diritti degli utenti – concludono le associazioni – Urgente quindi bandire i nuovi contratti per l’affidamento del servizio che gli attuali gestori, con le credenziali prodotte in questi giorni, non potranno dare per scontato una loro riconferma». 

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