Gazzetta di Modena

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L’aggressione

Modena, sedicenne rapinato e percosso: 2 anni e 4 mesi a un 19enne. La madre: «Genitori, denunciate»

Modena, sedicenne rapinato e percosso: 2 anni e 4 mesi a un 19enne. La madre: «Genitori, denunciate»

Il giovane era stato aggredito a poche centinaia di metri da casa. Il racconto di quanto accaduto

26 gennaio 2024
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Modena Un 16enne raggiunto in strada dietro casa da un giovane che gli strappa la catenina d’oro e lo colpisce violentemente in testa con il manico dell’ombrello, fino a farlo sanguinare. Un altro episodio choc di devianza giovanile in città, emerso ieri in tribunale con la condanna dell’aggressore a 2 anni e 4 mesi di carcere.

IL RACCONTO

L’episodio si è verificato il 13 giugno 2023 verso le 17, dietro al centro commerciale La Rotonda all’angolo tra via Casalegno e viale Dalla Chiesa. Secondo quanto ricostruito, il 16enne, italiano, stava camminando per raggiungere degli amici quando è stato avvicinato da un 19enne di origini marocchine, ma nato in Italia, che lo ha aggredito. Gli ha strappato la catenina d’oro che aveva al collo nell’ambito di una colluttazione tremenda: gli ha stretto la testa tra le gambe e col manico uncinato dell’ombrello lo ha colpito fino a farlo sanguinare. I due non si conoscevano, nessuna motivazione del gesto se non quello di una rapina. Il 16enne però grazie alla sua prestanza fisica è riuscito a divincolarsi prima di subire altri colpi, e ha sferrato anche lui pugni di difesa facendo fuggire l’aggressore. Pur scioccato dall’accaduto, il 16enne è riuscito a dare l’allarme: sul posto la Volante della polizia di Stato. È stato quindi portato al Pronto soccorso, da dove è stato dimesso con 5 giorni di prognosi ma anche la sottolineatura da parte dei dottori che gli era andata bene: colpi simili sul cranio col manico uncinato potevano causargli lesioni permanenti.

NUOVA AGGRESSIONE

Incredibilmente, tre giorni dopo, il 16 giugno 2023, il 16enne mentre passeggiava in centro a Modena con un gruppo di amici è stato nuovamente avvicinato dal 19enne, che voleva punirlo per avergli dato botte l’altra volta mentre si difendeva. Per fortuna qui sono intervenuti amici, da entrambe le parti, evitando un nuovo scontro.

Ieri si è svolto il processo per tentata rapina (la catenina non fu ritrovata) e lesioni, con rito abbreviato che consente di avere lo sconto di un terzo della pena. Il 19enne, a fronte delal gravità dell’episodio, è stato condannato dal giudice Barbara Malvasi a 2 anni e 4 mesi di carcere (più di quanto chiesto dal pm: 2 anni e 2 mesi) con pena sospesa, più il pagamento di 6mila euro di risarcimento alla parte offesa e 4mila di spese legali. È stato riconosciuto un parziale ritardo mentale all’aggressore, aggravato dall’uso di cannabinoidi in quel periodo (a giugno 2023 ha avuto altre due denunce). L’avvocato Deborah De Cicco valuterà l’appello.

L’AVVOCATO

Soddisfatto l’avvocato di parte civile, Elena Marastoni («ora attendiamo le motivazioni»), e soprattutto la madre del 16enne, che ha ringraziato il giudice Malvasi: «Mio figlio è rimasto traumatizzato – ha detto a margine dell’udienza – per 10 giorni non è più voluto uscire di casa, e anche dopo lo ha fatto con paura. Lui non voleva, ma io l’ho spinto a fare denuncia. L’ho fatto anche per altri genitori che si possono trovare in una situazione come la nostra: è ora di dire basta a queste baby aggressioni, non è possibile che un ragazzo venga picchiato a 200 metri da casa sua. Chi fa queste cose deve essere punito, solo così si ferma l’escalation. Ringrazio il giudice e la polizia per la sensibilità con cui ci è stata vicino, oltre ovviamente al mio ottimo avvocato».  l