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I numeri

Contributi trasporto pubblico: Modena è il fanalino di coda

Luca Gardinale
Contributi trasporto pubblico: Modena è il fanalino di coda

Nel 2021 ricevuti 39 euro per abitante: a Piacenza sono 62

27 gennaio 2024
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Il sogno era quello di attivare il servizio serale, la realtà dice che non si riesce nemmeno a garantire quello diurno, tra corse saltate e carenze di organico che rendono necessario tagliare quando ci sono dei picchi di malattie degli autisti. Quella del trasporto pubblico locale è una situazione decisamente complessa, come sanno bene i genitori degli studenti che ormai ogni giorno scrivono alla Gazzetta per denunciare corse saltate e ritardi. E tra i motivi che complicano ulteriormente le cose c’è ovviamene la questione finanziamenti, in un Paese che investe decisamente meno del resto dell’Europa sul trasporto pubblico.

Ma i problemi riguardano anche la distribuzione delle (poche) risorse a disposizione della Regione all’interno del bacino dell’Emilia Romagna, perché di fatto Modena è una delle province più sottofinanziate, con una differenza notevole anche rispetto alle realtà meno popolose. Per rendere più chiare le cose, è meglio parlare di numeri, partendo dagli ultimi dati disponibili, ovvero quelli relativi al 2021, anno in cui peraltro Modena ottenne 950mila euro “extra” per potenziare la mobilità provinciale.

I dati

I numeri, dunque: nel 2021, l’Agenzia di Mobilità modenese ha ricevuto dalla Regione contributi per poco meno di 27 milioni e 848mila euro, con la quale poi Amo ha “comprato” il servizio per il trasporto pubblico. Una somma importante, ma che distribuita sui 701.642 residenti di quella che per distacco è la seconda provincia della regione dà un contributo di 39,69 euro per abitante. Che il contributo per abitante sia insufficiente è evidente, ma a colpire è sopratutto il rapporto con la situazione delle altre province dell’Emilia Romagna. Partendo dal capoluogo, nel 2021 Bologna ha ricevuto quasi 90 milioni, che ripartiti sul milione e 5mila abitanti, restituiscono un contributo per residente pari a 89,17 euro. Un dato imparagonabile con quello modenese, anche se va detto che si tratta del capoluogo e di un’importante città universitaria dotata anche di un aeroporto. I paragoni, insomma, è meglio farli con le altre province. Anche qui, però, i confronti sono piuttosto impietosi, perché Parma, che conta 447.779 abitanti, ha ricevuto qualche spicciolo in più di Modena (27 milioni e 890mila euro), per un contributo per abitante pari a 62,29 euro: la provincia ducale, insomma, ottiene dalla Regione il 60% in più del contributo per residente in dotazione a Modena. Spostandosi ancora più a ovest, la situazione è... identica: nel 2021 l’agenzia di mobilità di Piacenza ha avuto dalla Regione poco meno di 17 milioni 967 euro, che considerando i 287mila residenti, dà un contributo per abitante pari a 62,60 euro. Le cose vanno discretamente anche a Ferrara, dove il contributo per abitante è di circa 55 euro, a Rimini (50,73) e Forlì-Cesena (46,34).

Un rapporto che, euro più euro meno, è lo stesso da anni, con Reggio (37,73 euro per residente) e Ravenna (35,04) che condividono il fondo della classifica insieme alla provincia di Modena.