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L'allarme

Smog, a Modena l’aria torna irrespirabile

di Marco Costanzini
Smog, a Modena l’aria torna irrespirabile

Pm10 oltre il limite per dieci giorni nelle ultime due settimane e impennata da giovedì. Fino a lunedì, come in tutta la regione, rimangono in vigore le misure emergenziali

27 gennaio 2024
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MODENA. L’aria pulita respirata a inizio anno è un’illusione durata meno di due settimane. Modena è tornata presto al “suo” gennaio, nella morsa dello smog, con valori di Pm10 oltre il limite di legge per dieci giorni su quattordici e un’impennata da giovedì, quando il superamento del limite è stato quasi del doppio.

L'allarme

La situazione non è destinata a migliorare, complice il potente anticiclone che non lascerà in fretta l’Italia, e a confermarlo è il bollino rosso emesso ieri da Arpae, che decreta lo stato di allerta in tutta la regione. Ne consegue che almeno fino a lunedì – quando Arpae diramerà il prossimo bollettino – resteranno in vigore le misure emergenziali previste dalla manovra antismog della Regione, che limitano la circolazione dei veicoli più inquinanti inclusi i diesel Euro 5. In provincia, le restrizioni sono attive in maniera continuativa da martedì scorso e saranno revocate a partire dal prossimo se le previsioni indicheranno un ritorno al di sotto del valore limite delle Pm10, situazione che nelle ultime due settimane (i dati ufficiali arrivano fino a giovedì, ndr) si è verificata solo quattro volte: ai dieci sforamenti in quattordici giorni rilevati da almeno una stazione di monitoraggio provinciale si aggiungerà quello di ieri, che ha comportato la proroga delle misure emergenziali antismog. Il picco giovedì, con valori di Pm10 oltre il limite in ogni stazione e una concentrazione media giornaliera di 89 microgrammi per metro cubo rilevata dalla stazione “di traffico” in via Giardini: il limite previsto dalla legge è 50 e non si dovrebbe mai superarlo per più di 35 giorni all’anno.

Le zone

In totale, dall’inizio dell’anno, è proprio la stazione di traffico “Modena-Giardini” quella che ha registrato il numero maggiore di sforamenti, nove fino a giovedì; sei, invece, quelli nelle stazioni “Modena-Parco Ferrari” e “Carpi-Remesina”, cinque nella “Fiorano-San Francesco”, quattro nelle “Sassuolo-Parco Edil Carani” e “Mirandola-Gavello”.

Le misure
Tornando alle misure emergenziali antismog, oltre ai diesel Euro 5 si fermano i veicoli più inquinanti già bloccati durante la settimana in applicazione della manovra ordinaria: i diesel fino a Euro 4, i veicoli a benzina fino agli Euro 2, quelli a gpl/benzina e metano/benzina fino agli Euro 1, ciclomotori e motocicli fino agli Euro 1.

Come per la manovra ordinaria, anche in emergenza le limitazioni si applicano dalle 8.30 alle 18.30 nell’area compresa all’interno delle tangenziali nord Pirandello, Carducci e Pasternak, via Nuova Estense, strada Bellaria, strada Contrada, via Giardini, complanare Einaudi, strada Modena-Sassuolo, tangenziale Mistral. È comunque sempre possibile, per tutti i veicoli, circolare sulle strade che conducono ai parcheggi scambiatori e alle strutture ospedaliere anche se all’interno dell’anello delle tangenziali.

Prosegue anche il divieto di utilizzare biomasse nei generatori di calore con certificazione inferiore a 4 stelle nelle abitazioni dotate di riscaldamento alternativo. È prevista, inoltre, la riduzione delle temperature fino a un massimo di 19 gradi (con due in più di tolleranza) in case, uffici, luoghi per le attività ricreative, associative o di culto e nelle attività commerciali, fino a un massimo di 17 gradi (con due in più di tolleranza) in attività industriali e artigianali.

Vietato anche accendere fuochi all’aperto, compresi i barbecue, e bruciare sterpaglie, residui di potatura e scarti vegetali di origine agricola.

In vigore, inoltre, il divieto di spandimento liquami, eccetto to con interramento immediato e iniezione diretta al suolo.