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Il progetto

San Felice, ricostruita e restaurata: così Torre Borgo tornerà a splendere

Anna Pedrazzi
San Felice, ricostruita e restaurata: così Torre Borgo tornerà a splendere

Alla presentazione dei lavori presenti tanti cittadini

30 gennaio 2024
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San Felice Si è tenuta la riunione di presentazione del progetto di ricostruzione e restauro di Torre Borgo a San Felice. La presenza di numerosi cittadini alla presentazione del progetto ha dato una cifra dell’importanza che questa torre ha per la comunità sanfeliciana.

Ad aprire la serata è stata l’ingegnere Anna Aragone che, come per la Torre dell’Orologio, ha ricordato che le premesse fondamentali per una buona ricostruzione sono lo studio approfondito della storia e uno sguardo lungimirante sul futuro. È poi intervenuta l’architetto Emanuela Sacchi che sin dal principio ha seguito il progetto: «I primi due passaggi per avviare la ricostruzione sono stati l’incaricare un tecnico, l’architetto Davide Calanca, e poi la valutazione preliminare del progetto. Sulla scorta delle indicazioni della Soprintendenza Davide Calanca ha redatto il progetto di fattibilità tecnica ed economica e, il 5 gennaio, abbiamo presentato il progetto alla commissione congiunta. Siamo circa a metà dei lavori: a seguito del parere favorevole della commissione congiunta dovremmo poi presentare il progetto esecutivo, ottenere un nuovo parere favorevole per poi passare all’affidamento dei lavori previa gara. L’importo complessivo della ricostruzione si stima intorno agli 880mila euro di cui 80 mila sono fondi da reperire dall’amministrazione comunale mentre 800mila sono finanziati dal commissario delegato alla ricostruzione nell’ambito del piano delle opere pubbliche».

Si tratta di un’opera che per i sanfeliciani ha un immenso valore sia per valenza storica sia per la posizione centrale e a pochi passi dall’accesso alla Ciclovia del Sole. «Torre Borgo è un bene seriale perché fa parte di una sovrastruttura complessa, più grande e ripetuta che nel tempo assolveva compiti diversi – spiega Davide Calanca –. Faceva parte del sistema difensivo di cui il caposaldo a sud est era la Rocca. Il pezzo di cinta muraria di cui ci occupiamo è il lato settentrionale. La torre inizialmente era a forma pentagonale ed era aperta, senza copertura esattamente come torre Duò. Successivamente sono state applicate delle modifiche, infatti, nel 1400 è stato aggiunto un muro, poi è stata chiusa, poi sopraelevata ed infine ampliata. Il terremoto ha svelato tutto quello che non era stato realizzato a regola d’arte e ha colpito dove la torre era più debole. Il progetto prevede la totale ricostruzione della torre dal punto di vista visivo al 90%; dal punto di vista volumetrico e delle sagome la ricostruzione sarà totale, non ci sarà nessuna modifica interna distributiva e ci sarà il rifacimento di tutti gli impianti».

Torre Borgo è stata per anni casa dell’associazione artistica e culturale Torre Borgo che organizzava mostre in collaborazione con l’assessorato alla cultura del comune: «Siamo convinti che fare arte sia fare cultura – spiega Antonio Cantiello presidente dell’associazione – A maggio del 2012 c’era una mostra allestita nella torre e il terremoto ci ha privato della sede ma subito ci siamo trasferiti, con la nostra speranza è quella di tornare nella nostra torre».