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Il caso

Modena, genitori in rivolta per la carenza di posti alle scuole superiori: «Subito un incontro con i dirigenti»

Paola Ducci
Modena, genitori in rivolta per la carenza di posti alle scuole superiori: «Subito un incontro con i dirigenti»<br type="_moz" />

Il coordinamento dei comitati sulla critica situazione per l'anno prossimo

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MODENA. Non si fermano e sono sempre più sul piede di guerra i genitori dei ragazzi che frequentano la terza media a Modena e provincia e che sono alle prese con le iscrizioni on line alla prima superiore proprio in questi giorni. Già sanno, come accade ormai da anni, che in molte istituti non ci sarà posto per tutti e alcuni ragazzi dovranno rinunciare a frequentare la scuola desiderata.

IL COMITATO CHIEDE UN INCONTRO
Così, circa un mese e mezzo fa, dopo aver costituito un comitato che racchiude la maggior parte dei membri dei comitati dei genitori dei comprensivi della città e di Nonantola, i genitori avevano inviato a mezzo Pec una lettera a tutte le istituzioni (assessorato all’Istruzione, Provincia, Uffici scolastico territoriale e regionale) per richiedere un incontro pubblico per avere chiarimenti in merito ai posti disponibili e ai criteri di selezione degli alunni (diversi di scuola in scuola) che anche quest’anno verranno messi in campo.

LA LETTERA
E dopo un sollecito avvenuto un mese dopo l’invio della lettera (alla quale in prima battuta nessuno aveva risposto), il comitato informa che l’unico cenno pervenuto è stato quella della dirigente dell’ Ufficio scolastico territoriale Veronica Tomaselli, che nella risposta formale ha evidenziato come le iscrizioni, costituendo la prima fase del procedimento di avvio dell’anno scolastico, richiedano nel dialogo istituzionale la partecipazione di diverse componenti. Ma Tomaselli, passando la “patata bollente” ai dirigenti scolastici, ha anche sottolineato che “è compito del dirigente scolastico individuare il numero massimo di iscrizioni accoglibili, in ragione non solo delle risorse di organico, ma anche del numero e della capienza delle aule e degli spazi disponibili. Al termine della procedura di iscrizioni - risponde sempre nella lettera - lo scrivente sulla base del numero degli iscritti definirà, quindi, l’attribuzione delle dotazioni organiche per ogni istituzione scolastica della provincia. Nell’ambito delle proprie competenze, pertanto, l’Ufficio scrivente porrà, come di consueto, la massima attenzione al fatto che tale processo si svolga nei tempi prescritti - conclude - fornendo il proprio contributo e collaborando con le altre parti istituzionali al fine di tutelare il diritto allo studio di alunni e studenti”. “Un diritto allo studio” che secondo i genitori non viene rispettato in modo inclusivo, in quanto anche lo scorso anno 300 ragazzi nella nostra provincia hanno dovuto iscriversi aduna scuola secondaria “di ripiego”.

LE MOTIVAZIONI
«Quello che la maggior parte dei comitati dei genitori dei comprensivi di Modena e di Nonantola chiede - rispondono i genitori alla dirigente dell’ Usp- non è una spiegazione istituzionale che attribuisce tutto l’onere ai dirigenti delle scuole superiori, ma, lo ribadiamo con fermezza, un incontro pubblico fra tutte le parti in causa che sono comunque in un modo o nell’altro coinvolte. Ecco perché chiediamo per questo incontro pubblico, da organizzare il prima possibile, la presenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli - continuano - ma anche quella del vicario del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, della provveditora Tomaselli, del presidente della Regione Stefano Bonaccini e di un rappresentante del ministero dell’Istruzione». I genitori, che non hanno intenzione di retrocedere nelle loro richieste, chiedono la presenza agli incontri anche dei dirigenti delle scuole superiori. «La voce di innumerevoli famiglie è rimasta inascoltata, cosa che francamente ci ha lasciato tutti allibiti e con l’amaro in bocca - tuonano infine i genitori- dateci una data, siamo disposti noi a organizzare tutto».