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Riciclaggio, Modena è maglia nera: in provincia 5 segnalazioni al giorno

Riciclaggio, Modena è maglia nera: in provincia 5 segnalazioni al giorno<br type="_moz" />

I dati elaborati da Uif-Banca d’Italia sulle operazioni sospette nel 2023

05 febbraio 2024
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MODENA. Ancora una volta, Modena si conferma un territorio particolarmente esposto ai reati di riciclaggio. A confermarlo sono i dati del rapporto Uif-Banca d’Italia sulle segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio economico-finanzario, che riguardano il secondo semestre 2023. «Semestre in cui Uif - fa notare Franco Zavatti del Coordinamento regionale legalità della Cgil - ha ricevuto, a livello nazionale, 78.811 segnalazioni, portando così a ben 150.418 il numero complessivamente ricevuto nell’intero anno 2023. Un numero terribile, primo nei Paesi europei, anche se in leggero calo del 3,2% rispetto al 2022».

FENOMENO RADICATO
Lo storico esponente della Cgil di Modena parla quindi di «un fenomeno assai radicato, che nasce e coinvolge pezzi del sistema economico-produttivo e finanziario, che danneggia e corrompe la nostra economia, colpendo pesantemente la concorrenza leale delle tante imprese che rispettano le norme sul lavoro e il pagamento fiscale. Un riciclaggio di risorse in nero - incalza il rappresentante del Coordinamento legalità - che vive su pezzi crescenti della nostra imprenditoria e consulenti, sempre più portati alle truffe fiscali, al lavoro irregolare e in nero, a contratti fasulli, alle false fatturazioni e pure a crescenti traffici finanziari verso i Paesi cosiddetti “paradisi fiscali”».

LA SITUAZIONE
Ma qual è dunque la situazione a Modena e in Emilia Romagna? «Nello scorso anno - spiega Zavatti - nella nostra Regione si sono registrate 9.834 segnalazioni e denunce giudiziarie, ben 400 in più rispetto al 2022. Cioè, dalle nostre province ogni mese decollano ben 819 segnalazioni: più di 27 ogni giorno. Dalla mappa provinciale si vede però che nella nostra regione non tutte le province sono sul podio nero: le province di Ferrara, Forlì-Cesena, Piacenza, Ravenna e Rimini mostrano numeri in calo rispetto al 2022. In provincia di Bologna, invece, si contano 51 segnalazioni annue in più. Ma la provincia in cui la crescita è maggiore, con 140 fascicoli in più, è proprio quella di Modena, che si conferma tra le prime in Italia e tra le “peggiori” 17 per l’aumento dei casi». In provincia le segnalazioni sono state 1.707 nell'ultimo anno, ovvero quasi 5 al giorno, a fronte di 1.567 nel 2022.

L'OPINIONE
Il rappresentante del Coordinamento legalità del sindacato parla quindi di «una nera realtà del nostro territorio di cui non si parla praticamente mai. Una realtà, peraltro, ancora più complicata è quella che riguarda il “money transfer”, ovvero il traffico economico illegale con i paradisi fiscali: quelli più scelti che riguardano operazioni dalla provincia di Modena sono Marocco, Albania e Romania. Quindi, siamo una realtà locale che, oltre al fitto lavoro illegale e malavitoso per riciclare il denaro in nero, si colloca tra le province peggiori, che trasportano denaro all’estero per affari in cui non si pagano le tasse, coinvolgendo nostre imprese, loro consulenti e prestanome di comodo. Giusto e necessario perciò chiedersi “chi ne parla qui da noi?” E sopratutto, chi nella nostra società agisce concretamente per ostacolare e prevenire l’allargamento di operazioni irregolari nella nostra economia?».
Zavatti chiude quindi facendo notare che «il sindacato vede quotidianamente la triste estensione del lavoro in nero e irregolare, ma urge sopratutto l’estensione di una efficace prevenzione dalle organizzazioni imprenditoriali e pure dalle strutture istituzionali e scolastiche territoriali».