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La protesta

In treno da Sassuolo a Modena, il racconto dei disagi: «Gigetto, saltano le corse. Chi porta i nostri figli a scuola?»

In treno da Sassuolo a Modena, il racconto dei disagi: «Gigetto, saltano le corse. Chi porta i nostri figli a scuola?»<br type="_moz" />

I disagi di una madre: «Costretti ad andare a Modena in auto»

08 febbraio 2024
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SASSUOLO Studenti in rivolta per i ritardi e i disservizi di Gigetto che a dicembre, dopo l’inaugurazione del sovrappasso ferroviario lungo la strada Pedemontana, è tornato attiva nel suo complesso lungo la linea Modena-Sassuolo.
Una linea ferroviaria che ogni giorno porta studenti e lavoratori dal capoluogo della ceramica a Modena, dunque un collegamento di grande importanza per il distretto e per la provincia, gestito da Trenitalia Tper. Un collegamento che funziona non senza la segnalazione di alcuni “intoppi” che si verificherebbero in maniera ricorrente. A portare all’attenzione i disagi che riguardano Gigetto è la mamma di due figli, uno dei quali usufruisce del servizio per raggiungere la propria scuola ogni mattina a Modena.

I DISAGI
E il disagio che evidenzia non è esattamente secondario: «Ogni settimana – riferisce il genitore in una segnalazione arrivata direttamente alla nostra redazione – le corse negli orari scolastici subiscono ritardi e almeno una volta a settimana viene annullata la corsa della mattina lasciando i ragazzi senza trasporto per andare a scuola, l’alternativa è accompagnarli noi o farli entrare la seconda ora prendendo la corsa successiva».
Un disagio non da poco appunto, considerato che incide sull’arrivo in orario degli studenti o, eventualmente, sugli spostamenti dei genitori, che magari decidono di utilizzare un proprio mezzo per evitare di far accumulare minuti di ritardo ai figli e fare in modo che al suono della campanella siano in aula per seguire le lezioni. Ai disagi legati agli orari non rispettati, poi se ne aggiungerebbe uno di comunicazione, pare infatti non manchino difficoltà nell’avere risposte in merito ai problemi evidenziati: «Oltretutto è impossibile parlare con qualcuno – continua la mamma nella segnalazione –, si passano la palla l’uno con l’altro, dicono di fare reclamo sul sito, ma non mi è mai stato risposto e non mi è mai stato rimborsato nulla. Se avessi potuto e voluto portare i miei figli a scuola in auto non avrei fatto loro l’abbonamento».

DALLA REGIONE
Interrogati sulla questione, dalla Regione fanno sapere che l’assessorato ai Trasporti sta elaborando i dati con il gestore. Come detto la segnalazione proviene dalla madre di due studenti, uno per l’appunto utilizza il treno, l’altro invece per gli spostamenti usa la corriera.
Ed anche ricorrendo a questo mezzo pubblico, spostarsi non sembra così semplice: «Le corriere sono sempre strapiene, mio figlio è sempre costretto a stare in condizioni poco sicure e scomode – sostiene il genitore –. Forse sarebbe da rivedere il servizio e sarebbe corretto rispondere a chi chiama per avere spiegazioni».
La segnalazione di un altro pendolare, invece, sottolinea l’affollamento di alcune corriere negli orari di uscita da scuola. In particolare, parla di mezzi che da Sassuolo si dirigono verso il Reggiano con un numero eccessivo di passeggeri al loro interno, con quanto ne consegue sia per la sicurezza che per il comfort di chi utilizza il servizio per i propri spostamenti