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Elezioni a Carpi, Arletti scende in campo: «Sì, il centrodestra può vincere»

di Gabriele Canovi
Elezioni a Carpi, Arletti scende in campo: «Sì, il centrodestra può vincere»<br type="_moz" />

Prime parole da candidata a sindaco: «Serve allargare la coalizione. Morelli? Con idee comuni, perché no?»

14 febbraio 2024
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CARPI Dice di essere «contenta e onorata» del fatto che il suo nome abbia messo d’accordo un po’ tutti senza bisogno di intavolare discussioni che da altre parti (non a Carpi) si sono viste e si stanno vedendo. Poi va dritta al punto: «Voglio allargare la coalizione con chiunque si ritenga alternativo al centrosinistra, quindi le civiche, Azione, Simone Morelli e, perché no, anche chi ora è nei Cinque Stelle se dovesse abbandonare il simbolo. Ovviamente, solo se le idee sono le stesse».

FRATELLI D'ITALIA
La voce è quella di Annalisa Arletti, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale e figura indicata dal tavolo regionale del centrodestra come candidata sindaco in vista delle amministrative di giugno. Ecco, se vogliamo essere pignoli e seguire alla lettera ogni passaggio burocratico imposto dalla macchina politica, Arletti non è (ancora) ufficialmente la candidata sindaco del centrodestra. Il motivo? Prima serve incontrare gli esponenti locali dei partiti amici, ma (ed è un grande “ma”) il tavolo regionale si è espresso chiaramente: «A Carpi il candidato sindaco è di Fratelli d’Italia». Si scrive così, ma si legge: “A Carpi il candidato sindaco del centrodestra è Annalisa Arletti”. Quindi, sì: come anticipato ieri dalla Gazzetta, arriverà prestissimo il nero su bianco. Anche perché Arletti parla già da candidata sindaco: «Sono orgogliosa che ci sia stata questa ampia convergenza sul mio nome. Adesso arriva la vera sfida: capire chi vuole salire a bordo. Se possiamo vincere le elezioni? Sì, non temiamo nessuno. Siamo certi di poter realizzare un insieme di proposte alternative alla sinistra e in grado di dare risposte. In questo momento sono più un’esploratrice – spiega con il sorriso – il tavolo regionale mi ha dato questo mandato esplorativo, quindi incontrerò tutte le forze che vogliono il cambiamento. La vera discontinuità siamo noi, e non chi da decenni è nel Pd ma si definisce “diverso”». Il riferimento è chiaro.

IN CAMPO
Quando parla di “tutte le forze politiche” intende proprio tutte: «Vogliamo coinvolgere tutte le forze civiche che sono stanche di vedere la città amministrata in questa maniera. L’ex vicesindaco Morelli? Si porrà in alternativa a questo Pd, più che al centrosinistra – continua – Non l’ho incontrato personalmente di recente, ma se ci ritroviamo uniti da una stessa visione di città e dagli stessi punti programmatici, non vedo perché chiudergli la porta a priori. Vedremo se sulle macro-tematiche la pensiamo allo stesso modo. Questo discorso vale per Azione, con cui ci stiamo avvicinando anche in altri comuni del modenese, e per chi ora è nel Movimento 5 Stelle e auspica discontinuità». Chiunque, alla parola “Cinque stelle”, avrà sbarrato gli occhi: «Attenzione – sottolinea – c’è un “problema” politico con il simbolo, ma con le persone no». Che tradotto significa: se attuali esponenti locali del Movimento lasciano il partito e aprono una lista civica, la porta è aperta.
Immancabile, infine, gettare un occhio dall’altra parte, al centrosinistra. «Chi temiamo di più tra Righi e Taurasi? Nessuno – risponde con fermezza – che vinca le primarie l’uno o l’altro per noi è indifferente. A noi importa avere una visione di città, contenuti e programmi. Partiamo da qui. Loro sono il passato, noi invece siamo il futuro».