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Modena sud, rivoluzione per liberare la Vignolese

Modena sud, rivoluzione per liberare la Vignolese

Complanarina pronta nei primi mesi del prossimo anno. Sarà percorribile ad una corsia per ogni senso di marcia

14 febbraio 2024
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MODENA Per fare giusto qualche numero, si tratta di sei chilometri di strada, che correrà parallela alla autostrada A1. In più un sistema complesso fatto di quattro nuove rotatorie e otto nuove infrastrutture che andranno a modificare non solo la viabilità, ma anche il colpo d’occhio della zona su della città.
Un’opera attesa da ormai nove anni che di fatto rivoluzionerà la viabilità in uscita dalla città, “avvicinando” finalmente il casello di Modena sud e decongestionando alcuni assi strategici e perennemente in sofferenza, a partire dalla Vignolese, dove la situzione è spesso problematica.

BUONA NOTIZIA
E la buona notizia è che al momento il cantiere è in linea con i tempi, tabella di marcia rispettata, con la prospettiva di avere pronta la nuova infrastruttura entro i primi mesi dell’anno prossimo.
Al centro c’è la complanarina, ovvero il completamento del sistema delle tangenziali di Modena, e in particolare della complanare Einaudi, la parte dell’anello che corre a sud della città, collegando attualmente la frazione di Baggiovara alla rotatoria di Cantone di Mugnano.
Un asse decisamente sottoutilizzato, mentre le cose cambieranno decisamente quando i nuovi sei chilometri di strada entreranno a pieno regime, permettendo così di collegare direttamente Baggiovara al casello di Modena sud lungo l’Autostrada del Sole, e quindi di fatto, grazie all’altra parte della tangenziale, i due caselli autostradali.
Dopo le opere propedeutiche, i lavori sono partiti nel giugno scorso da Paganine, e procederanno poi verso San Lorenzo, fino al casello, con una serie infrastrutture, svincoli e rotatorie per far funzionare al meglio il nuovo tratto della complanare.
Anche perché è quello il tratto di strada più stretto e soggetto a problemi quando la strada Vignolese diventa al limite dell’impraticabile.

AUTOSTRADE
«La strada - hanno fatto sapere i responsabili del cantiere di Autostrade per l’Italia, che finanzia e realizza l’opera, durante un recente sopralluogo che si è svolto per vedere lo stato d’avanzamento dei lavori del cantiere - correrà di fianco alla A1 e passerà sotto il cavalcavia di Paganine, per proseguire fino al casello».
Un tratto che però avrà una sola corsia per senso di marcia, come previsto: «Al contrario della parte esistente della complanare Einaudi - fanno sapere ancora i responsabili del cantiere che sono al lavoro - che ha due corsie sul lato nord e altrettante poi sul lato sud, la parte nuova dell’opera avrà una sola carreggiata e una corsia per senso di marcia, dunque sarò solo da un lato dell’autostrada, e avrà una serie di svincoli che collegheranno le frazioni di Paganine, San Lorenzo e Cantone di Mugnano, fino a collegarle alla Vignolese e alla Modena sud».

IL PROGETTO
Il progetto prevede inoltre l’installazione di circa 3,7 chilometri di barriere fonoassorbenti, la realizzazione di quattro nuove rotatorie e otto nuove infrastrutture, tra cui il ponte sul torrente Tiepido, lungo circa 37 metri.
Per Autostrade per l’Italia l’infrastruttura rientra nel piano complessivo di opere a beneficio del territorio previste nell’ambito del programma di ammodernamento e nuove infrastrutture che per la regione Emilia Romagna ammonta a oltre sei miliardi di investimenti.
Progettata grazie alla collaborazione delle istituzioni locali e sotto la supervisione del ministero, la Complanarina rappresenta un investimento strategico per il territorio ed è pensata come un asse alternativo alla A1 per consentire una ripartizione più bilanciata dei flussi veicolari. Il progetto risolverà il sovraccarico dell’autostrada?
Presto per dirlo, ma certamente il traffico dei principali assi viari modenesi, in entrata e in uscita dalla città, non potrà che beneficiarne
Tra gli obiettivi dell’opera c’è per prima cosa la interconnessione diretta tra la tangenziale e il casello di Modena sud e, di conseguenza, tra i due caselli autostradali modenesi, quindi l’alleggerimento di tratti critici della viabilità locale di collegamento tra l’area urbana modenese e il casello, a partire dalla Vignolese e via Gherbella, creando una “gronda” per drenare i numerosi spostamenti provenienti dal quadrante nord orientale dell’alta pianura modenese secondo una pluralità di direttrici locali, aumentando la facilità di accesso alla rete viaria principale.