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Le indagini

Castelfranco, il nonno “orco” è inchiodato anche dalle foto del cellulare

Daniele Montanari
Castelfranco, il nonno “orco” è inchiodato anche dalle foto del cellulare

Deve rispondere di violenza sessuale aggravata sulla nipote acquisita di 9 anni

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È residente a Castelfranco il 60enne arrestato nei giorni scorsi dagli agenti della Squadra Mobile della polizia di Stato con un’accusa sconvolgente: violenza sessuale aggravata dall’età della vittima, una bimba di soli 9 anni all’epoca dei fatti. Sua nipote acquisita.

LO SCENARIO

La misura è stata eseguita su mandato del gip del Tribunale di Rimini, su richiesta della locale Procura che procede per competenza territoriale. Gli abusi infatti, secondo quanto ricostruito, sono iniziati in albergo durante una settimana di vacanze in Riviera all’inizio dell’estate 2023. Ma sarebbero poi proseguiti, sempre quell’estate, con almeno un episodio nella casa di Castelfranco dove l’uomo viveva con sua moglie, nonna della piccola che per lui era una nipotina acquisita.
L’arresto è stato convalidato dal giudice di Modena, e l’uomo ora si trova nel carcere di Sant’Anna, dove nei prossimi giorni riceverà la visita del suo avvocato, Gianluca Belluomini del Foro di Bologna, che vuole approfondire i fatti per elaborare la strategia difensiva, di fronte a un’accusa gravissima.

LA DENUNCIA

È stata la nonna (madre del papà della bimba) a sporgere denuncia in questura a Modena, dopo aver ascoltato il racconto della nipotina e aver sorpreso l’uomo (da cui si è subito allontanata) una mattina verso le 5.30 nel letto della bimba mentre la toccava sotto alle coperte e simulava rapporti sessuali. Gli inquirenti però non hanno raccolto solo prove testimoniali: nel cellulare dell’uomo, posto sotto sequestro, sono state trovate foto compromettenti.

LA RICOSTRUZIONE
L’incubo, in base a questa ricostruzione, è iniziato l’estate scorsa durante la vacanza, nella stanza d’albergo del Riminese dove alloggiavano e nella piscina. Toccamenti nelle parti intime e palpeggiamenti che poi, una volta tornati a Castelfranco, il nonno avrebbe continuato a rivolgere alla nipote acquisita nella casa che condivideva con la nonna. Per essere sicuro di non essere visto dalla moglie, si infilava nel letto della piccola quando la nonna stava ancora dormendo. Ed è proprio nel lettino della casa di Castelfranco che la nonna lo ha sorpreso una mattina alle 5.30 mentre la toccava e simulava rapporti sessuali. Da qui è scattata immediatamente la denuncia.

I COMPORTAMENTI

La nonna aveva deciso di fare delle verifiche dopo aver riscontrato dei comportamenti strani nella bimba, che sembrava avesse sviluppato una sorta di timore nei confronti del nonno. Quando si trovava insieme a lui in una stanza, diventava di colpo nervosa e cercava in tutti i modi di evitare il contatto con lui. Sintomo di un evidente malessere. Allora in un momento in cui l’uomo non era in casa la nonna si è fatta raccontare dalla nipotina cos’è che non andava, e lei ha riferito i comportamenti scioccanti che aveva subito.
A seguito della denuncia, la bimba è stata ascoltata alla presenza di una psicologa in audizione protetta, e da quanto si è appreso la piccola ha reso dichiarazioni dettagliate e del tutto coerenti con quelle riportate dalla nonna in sede di denuncia. Piena conferma delle accuse insomma. Pare peraltro che anche la madre della piccola vittima abbia riferito di essere stata oggetto di particolari “attenzioni” da parte del 60enne.

FINO A 24 ANNI DI CARCERE
Che rischia tantissimo, visto che le pene per violenza sessuale su minore di dieci anni sono raddoppiate: in caso di condanna, si va da un minimo di 12 a un massimo di 24 anni di carcere.
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