Modena, caso Barozzi: ispezione per i documenti
Ieri a scuola i dirigenti dell’ufficio scolastico regionale. Oggi incontro con i prof
Un’ispezione al Barozzi di domenica «al fine di acquisire ulteriori informazioni utili, fermi restando gli aspetti non di competenza dell’amministrazione scolastica e la possibilità di esperire le impugnazioni previste dalla normativa vigente avverso la sanzione».
Al di fuori della burocrazia si tratta di un atto deciso dalla dirigenza scolastica regionale per provare a fare chiarezza una volta per tutte sulla vicenda di Damiano Cassanelli, il rappresentante d’istituto che è stato sospeso per 12 giorni per le parole dette durante un’intervista al nostro giornale (LEGGI L’ARTICOLO).
FARE CHIAREZZA
Chiarezza, dicevamo, almeno per quanto riguarda ciò che attiene alla vita della scuola. Così domenica 18 febbraio, come specificato dall’ufficio scolastico bolognese, sono stati acquisiti documenti che saranno utili in vista di lunedì 19 febbraio, quando a Bologna saranno ricevuti tre docenti del consiglio di classe di Damiano. È bene specificare consiglio di classe: si tratta dei professori stessi di Damiano, che avevano votato all’unanimità, ben prima del consiglio di istituto, che Damiano non era da considerarsi colpevole di nulla.
Un documento, quello del consiglio di classe, che a Bologna non hanno mai ricevuto. Da qui l’incontro con il dirigente regionale Bruno Di Palma e l’ispezione di domenica, per entrare in possesso di tutta la documentazione, anche quella che fino ad oggi mancava.
«Il nostro intento - spiegano da Bologna - è quello di contribuire a riportare il necessario clima di serenità nella comunità scolastica, al fine di avere una valutazione complessiva della vicenda, in approfondimento delle attente verifiche già richieste a suo tempo dal ministro».