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Delitto di Pavullo, confermato l’omicidio di Giovanni Iacconi: trovati segni sul collo

di Stefania Piscitello
Delitto di Pavullo, confermato l’omicidio di Giovanni Iacconi: trovati segni sul collo<br type="_moz" />

L’autopsia: ipotesi soffocamento o strangolamento

20 febbraio 2024
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MODENA. Giovanni Iacconi è stato ucciso. A confermarlo è l’autopsia effettuata ieri alla Medicina legale di Modena sul corpo dell’uomo trovato il 20 gennaio nella sua abitazione di famiglia all’Acquabona di Pavullo sotto al letto, avvolto da un panno. Il corpo era in avanzato stato di decomposizione ma, stando a indiscrezioni, sembra che sul collo ci fossero segni di pressione. L’ipotesi è che l’uomo sia stato soffocato o strangolato.

Per i risultati e quindi le conferme ufficiali però occorrerà attendere. Per avere un quadro completo, il dotto Fabrizio Zucchi, nominato dalla procura, si è riservato novanta giorni di tempo. Ieri mattina in procura, per il conferimento dell’incarico, si sono recati l’avvocato Mauro Molesini, che assiste il fratello e la sorella di Iacconi, e l’avvocato Simone Agnoletto, che invece è stato nominato d’ufficio per la difesa dell’unico indagato: un 27enne brasiliano, accusato di omicidio volontario (aggravato perché lui e la vittima si conoscevano), occultamento di cadavere e indebito utilizzo di carte di credito.

Il 27enne e Gianni si conoscessero e erano legati da una solida amicizia, tanto che Iacconi da almeno due anni lo ospitava nel suo appartamento di Spezzano, portandolo anche a Pavullo in vacanza.

Il giovane è ricercato a livello internazionale: sembra sia tornato in Brasile. Il suo legale non ha avuto ancora contatti con lui, motivo per cui non ha nominato un consulente di parte per l’esame iniziato ieri. Cosa che invece ha fatto l’avvocato della famiglia della vittima, Mauro Molesini, che ieri è andato in Medicina legale insieme al proprio consulente: il dottor Erjon Radeschi. Gli esami saranno fondamentali per definire le cause della morte: secondo quanto trapelato finora, sul corpo di Iacconi non erano presenti, al momento del ritrovamento, segni evidenti di ferite. Una delle ipotesi, quindi, è che la morte sia avvenuta per soffocamento o strangolamento e sembra che sul collo fosse presente un segno da pressione.

Sarà necessario e fondamentale ai fini della ricostruzione dell’evento, definire la data del decesso di Iacconi. Tutte risposte che potranno arrivare dagli esami. Il 27enne brasiliano al momento è, come detto, ricercato. La procura – pm Giulia Stignani – gli contesta accuse pesantissime. La prima, l’omicidio volontario aggravato, anche alla luce di quanto avvenuto nelle ore successive.

Una delle ipotesi è che Iacconi sia morto a cavallo del Capodanno: nell’abitazione, è stato trovato un deodorante da casa che avrebbe coperto l’odore del cadavere nascosto sotto il letto. L’auto di Gianni è stata ritrovata a Spezzano, nel suo garage: occorrerà chiarire se a portarla lì sia stato proprio il giovane brasiliano. Sono ancora tanti, comunque, i contorni da definire in questa vicenda che, al momento, rimane un giallo.l

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