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Modena, scuole nel caos: «Graduatorie non pubblicate e telefonate per cambiare istituto»

Paola Ducci
Modena, scuole nel caos: «Graduatorie non pubblicate e telefonate per cambiare istituto»

La rivolta dei genitori con Udicon per la poca chiarezza nelle iscrizioni

23 febbraio 2024
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Mancanza di trasparenza riguardo la comunicazione delle graduatorie di ammissione alle scuole superiori modenesi (ad oggi non ancora pubblicate sui siti delle scuole) e telefonate alle famiglie per informarle sulla non ammissione alla scuola indicata come prima scelta dei figli ben prima della fine delle iscrizioni. È questo in sostanza quanto emerso giovedì sera nella sede dell’U.di.com di Modena in strada Saliceto Panaro dove, una quarantina di genitori molto arrabbiati, si sono presentati ad una riunione indetta dal presidente della associazione Vincenzo Paldino che aveva l’obiettivo di offrire supporto ai genitori che hanno visto i propri figli rifiutati dalla scuola superiore scelta come prioritaria in fase di iscrizione.

L’associazione, come ha fatto anche lo scorso anno, si è offerta di farsi da tramite tra scuola e genitori inviando un lettera di diffida agli istituti per chiedere conferma scritta e motivazione del diniego all’ammissione con richiesta di accesso alle graduatorie. E mentre gli istituti modenesi quest’anno non stanno divulgando i numeri degli esuberi (nonostante le richieste da parte di genitori, associazioni e stampa), la maggior parte dei genitori presenti ieri ha confermato che solo chi è stato accettato alla scuola indicata come prima scelta ha ricevuto una mail di conferma da parte del Miur.

Tutti gli altri nulla di scritto ma solo telefonate informali da presidi, vicepresidi o personale della segreteria che, mettendo molta fretta e pressione, spingeva a prendere decisioni repentine su quale altra scuola scegliere se anche nelle seconde e terze scelte indicate nell'iscrizione non risultavano posti disponibili.

«Ciò che sconcerta è che ci segnalano di scuole che si rifiutano di inviare per iscritto una mail che dichiara la non ammissione dello studente – denunciano i membri del Comitato genitori di Modena - Come sconcerta il fatto che ad alcuni genitori non sono state fatte vedere le graduatorie di ammissione con la motivazione di violazione della privacy. Questo per noi è inaccettabile. Dov’è la trasparenza che ci si aspetta da un servizio pubblico?».

E tante sono le testimonianze dei genitori che confermano il problema. «Sono riuscita ad ottenere una mail in cui veniva messo nero su bianco la mancata accettazione di mio figlio al liceo Venturi dopo che ho smesso di rispondere al telefono alla scuola che continuava a chiamarci insistentemente (9 chiamate in poche ore) - racconta Lorena Guida- la preside voleva obbligarci ad iscrivere mio figlio ad una scuola alternativa qualunque tra quelle rimaste con qualche posto libero. Noi però – continua la mamma - avevamo già informato la scuola che mio figlio era molto deluso e amareggiato per l’esclusione e volevamo prenderci del tempo sulla nuova scelta- ma l’impressione è stata che lo stato d’animo del ragazzo contasse davvero poco rispetto alla fretta di sistemarci in una scuola qualunque».

Niente mail di non ammissione anche alla famiglia di Stefania Picciolo, mamma di un ragazzino che si è visto rifiutato sia dal Venturi professionale che dal Guarini. «Ora non so cosa sceglierà mio figlio perché è veramente giù di morale – racconta la mamma - di certo il fatto che non mi si rilasci nulla di scritto e che io non possa consultare in modo trasparente le graduatorie di esclusione rende praticamente impossibile un ricorso che invece mi piacerebbe intraprendere».

Nella serata sono emersi anche fatti non chiari su presunte telefonate che, alcune scuole modenesi, abbiano fatto ai genitori prima del 10 febbraio, quando le iscrizioni erano ancora aperte, in cui si informava degli esuberi e si consigliava di modificare la domanda di iscrizione invertendo la prima scuola scelta con la seconda in modo da avere più possibilità di essere presi almeno nella seconda scuola preferita.

«Un fatto grave questo – hanno concluso i genitori del Comitato- che le famiglie farebbero bene a denunciare alle autorità di competenza».

Mercoledì sembra che il nuovo dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Giuseppe Schena, proprio appena arrivato e già a dover gestire una situazione di caos ereditata come uno dei problemi annosi della scuola modenese, riceverà il Comitato dei genitori che porterà alla sua attenzione tutti i problemi emersi.