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Il caso nazionale

Modena. In 500 alla manifestazione per Damiano, sospeso dal Barozzi dopo un’intervista alla Gazzetta

Modena. In 500 alla manifestazione per Damiano,  sospeso dal Barozzi dopo un’intervista alla Gazzetta

Al parco Novi Sad studenti, politici e sindacati: «Esprimiamo la nostra solidarietà a Cassanelli e ci schieriamo per la libertà di espressione»

24 febbraio 2024
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MODENA. La piazza dei cinquecento per una scuola democratica e libera. Non si potrebbe descrivere altrimenti la manifestazione che oggi, nella zona del Novi Park che si trova davanti alla struttura dell’istituto Barozzi di Modena, ha radunato politica e società civile, tutti con un unico scopo: esprimere solidarietà a Damiano Cassanelli e, seguentemente, schierarsi per la libertà di espressione.

IL CASO BAROZZI
Lo scorso 28 novembre Cassanelli, rappresentante di istituto del Barozzi, aveva rilasciato un’intervista alla Gazzetta di Modena dai toni pacati e costruttivi. «Siamo tutti uniti – aveva raccontato all’epoca al nostro giornale – per chiedere di essere ascoltati dalla dirigente», la dottoressa Lorella Marchesini.

Volevano, gli alunni del Barozzi, «un ambiente piacevole», con il permesso di fare «gite all’estero, ormai negate da anni, o progetti Erasmus». Da lì un lungo iter che si è culminato con la sospensione di dodici giorni.