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Cronaca

Sassuolo, la denuncia: «Mio padre travolto dal pirata della strada e salvato dopo ore dai passanti»

Carlotta Fornaciari
Sassuolo, la denuncia: «Mio padre travolto dal pirata della strada e salvato dopo ore dai passanti»<br type="_moz" />

La figlia Elia: «Se non fosse stato per loro ora non sarebbe vivo. Aiutatemi a trovare chi lo ha investito: è successo domenica mattina»

24 febbraio 2024
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SASSUOLO. «Vorrei fare un appello, rivolto a chiunque domenica scorsa sia passato in zona Montegibbio dove mio padre è stato travolto da un pirata della strada: se avete sentito o visto qualcosa, o se siete i responsabili e vi siete fatti un esame di coscienza, se anche si è trattato solo di un errore fatevi avanti. Vogliamo fare luce su quanto è successo, aiutando anche le forze dell’ordine nelle indagini. Ogni informazione è preziosa».

LA FIGLIA
Sono le parole di Elia, dopo che domenica scorsa il padre è stato vittima di un brutto incidente in bicicletta, avvenuto in circostanze ancora poco note all’altezza di via per Montegibbio, nella frazione di Sarsa: diverso tempo dopo è stato soccorso riverso in strada in stato di ipotermia da alcuni passanti. L’incidente ha procurato al 63enne una grave emorragia cerebrale, per cui immediatamente è stato intubato e ricoverato in terapia intensiva. Pur essendo intubato e non in condizioni di parlare la vittima ricordava bene le dinamiche dell’incidente: un po’ a gesti, un po’ a parole dopo l’estubazione, ha riferito con chiarezza che è stato un veicolo a causare la caduta, e che lo stesso è immediatamente fuggito dopo l’urto. A preoccupare la botta alla testa e oggi l’uomo è ancora sotto sorveglianza in ospedale: nel frattempo, in assenza di testimoni, la polizia locale sta proseguendo con tutti gli accertamenti del caso.

IN OSPEDALE
«Quando siamo arrivati all’ospedale i medici ci hanno avvisati che non sapevano se avrebbe superato la notte – racconta la figlia Elia – Fortunatamente mio padre è un uomo di volontà e ha fatto di tutto per rimanere con noi. Già da subito, pur essendo intubato, ha voluto chiarire in ogni modo le dinamiche dell’incidente». E la famiglia ha cercato anche disperatamente gli angeli che lo hanno soccorso: all’appello rispondono i suoi salvatori, un uomo adulto, una coppia e un ragazzo di un’abitazione vicina: «Se mio è vivo lo devo a loro, li ringraziamo dal più profondo del cuore».

LA DINAMICA DELL'INCIDENTE
Tornando all’incidente, stando al racconto del padre a provocarlo sarebbe stata un’automobile proveniente dal senso opposto: «Già in lontananza la macchina sbandava, procedeva a zig zag: giunti in prossimità di un incrocio, mio padre pedalava a bordo strada quando la vettura avrebbe improvvisamente svoltato a sinistra, colpendo mio padre sul braccio sinistro. È caduto dalla bici, sbattendo la testa con violenza e svenendo: da quel momento per lui è stato buio. È uscito in tarda mattinata, come d’abitudine stava rientrando alla macchina quando ha rischiato di perdere la vita. Sappiamo soltanto che, non solo il responsabile non si è fermato, ma addirittura è trascorso del tempo prima che i soccorritori notassero mio papà sulla strada e avvertissero il 118: se non fosse stato per loro, lui non ci sarebbe più. Ora vorremmo una mano per fare chiarezza su quanto successo e mettere fine a questo capitolo».