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Modena, il mistero del film filorusso

di Gabriele Canovi
Modena, il mistero del film filorusso<br type="_moz" />

Oggi in una sala segreta della provincia verrà proiettata la pellicola “Il testimone”. Le associazioni che organizzano: «Rischio censura, già programmati qui altri eventi»

25 febbraio 2024
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Arriva una nota firmata da tre associazioni del territorio. Fin qui tutto nella norma. Quelle poche righe di testo, però, sono piuttosto ambigue: «Domenica in prossimità di Modena, si terrà la proiezione del film russo “Il Testimone”. I posti sono già tutti prenotati». Manca qualche dettaglio fondamentale: dove si terrà questa proiezione? In quale comune della provincia? E chi ospita l’evento? Tutti interrogativi a cui non viene data una risposta per deliberata scelta degli organizzatori e del proprietario della sala.

La pellicola
Ad essere tutt’altro che ambigua è invece la connotazione della pellicola che verrà proiettata davanti alle quasi cento persone che oggi pomeriggio, dalle 17, saranno presenti nella misteriosa sala della provincia. Il film non è semplicemente prodotto in Russia, ma ha evidenti connotazioni filorusse e pro-Putin. «Racconta – spiegano gli organizzatori – la storia di un musicista belga che resta coinvolto, in Ucraina nel 2014, nelle violenze commesse contro esponenti della comunità russofona dalle milizie nazionaliste che appoggiavano il nuovo governo insediatosi dopo i fatti di Piazza Maidan ed il rovesciamento del governo Janukovyc».

La nota
A firmare il comunicato stampa sono le associazioni Carpi Consapevole e Kairòs e il circolo “La terra dei padri”, con l’obiettivo, scrivono, «di sconfiggere l'ingiusta censura che ha impedito alcune proiezioni in diverse città d’Italia dello stesso film». L’iniziativa, a detta loro, viene quindi «presa nel nome della libertà di espressione che deve sempre avere la meglio sulle logiche censorie di parte». Oltre a queste righe di spiegazioni, tra i documenti allegati, spicca la locandina del film, che sarà «proiettato con i sottotitoli in italiano». Al centro c’è una grande scritta: “Sold out”. Ma sono gli stessi organizzatori a specificare subito dopo che «altri eventi saranno presto organizzati sempre sul territorio modenese». Non solo la visione di questa discutibile pellicola, ma anche una lunga lista di ospiti che interverranno. Il film sarà infatti preceduto da un intervento online dal Donbass dei due giornalisti di “Donbass Italia” Andrea Lucidi e Vincenzo Lorusso poi interverranno in presenza Luciano Lago, presidente de “La terra dei padri” e Olga Ignatieva, cittadina ucraina rifugiata politica in Italia. Per gli organizzatori lei «è una testimone della strage di Odessa, perpetrata il 2 maggio 2014 da milizie nazionaliste contro esponenti di sinistra e sindacalisti della minoranza russofona». Insomma, un caso, questo, che si candida a far discutere proprio come accaduto per l’evento filorusso prima autorizzato e poi cancellato a gennaio.