Gazzetta di Modena

Carpi Vetri spaccati, estintori svuotati, ambienti messi a soqquadro.

Questa la scena che, giovedì mattina, hanno trovato davanti ai loro occhi i dirigenti del Rugby Carpi: a essere danneggiate, infatti, sono state le strutture del campo Dorando Pietri e la pista d’atletica.

Atti di vandalismo commessi nella notte tra mercoledì e giovedì da persone entrate nel campo sportivo proprio con l’intento di danneggiarlo: gli intrusi si sono scagliati contro i vetri degli spogliatoi utilizzati dalla società biancorossa e ne hanno frantumati due, poi si sono rivolti verso gli estintori, svuotandoli sia all’interno dello spogliatoio sia sulla pista d’atletica. I vandali hanno abbozzato cerchi sulla pista spruzzando la schiuma, poi hanno inondato gli spogliatoi.

I dirigenti della società hanno avviato una prima ricognizione dei danni, escludendo per il momento che sia stato rubato qualcosa. Per questo motivo l’ipotesi del vandalismo, come detto, è stata la più accreditata sin dall’inizio. Non sono però state trovate tracce riconducibili agli autori del gesto.

L’atto vandalico si va ad inserire in una cornice più ampia di episodi avvenuti a Carpi, rivolti sia ad attività comunali sia a strutture private, dove protagonisti sono stati gruppetti di giovani.

Ha fatto scuola l’accordo extra-giudiziale raggiunto tra il Comune e alcune famiglie di minori individuati come responsabili di aver imbrattato muri comunali.

Le famiglie hanno pagato oltre mille e seicento euro per coprire in parte le spese pagate dal Comune per ripulire i muri. Il Comune, dal canto suo, ha rinunciato a ogni azione legale.