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Il caso

Modena, Euribor e quei mutui manipolati: «Rimborsi per 50mila modenesi»

Giovanni Medici
Modena, Euribor e quei mutui manipolati: «Rimborsi per 50mila modenesi»<br type="_moz" />

Interessati coloro che hanno sottoscritto il prestito tra il 2005 e il 2008

03 marzo 2024
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Potrebbe raggiungere una cifra astronomica il totale dei rimborsi richiesti dai soggetti potenzialmente coinvolti dal caso dell’Euribor manipolato.

A fine 2023, stima la Federconsumatori, erano infatti circa 50.000 le famiglie modenesi con un finanziamento aperto per l’acquisto di immobili con le sole banche, per 8,3 miliardi. A queste si aggiungono le imprese, piccole e grandi. A ieri erano già 35 gli appuntamenti nell’agenda dell’associazione, ma siamo solo alle battute iniziali della campagna lanciata la scorsa settimana da Federconsumatori Modena su questa vicenda.

«Le cifre sono ovviamente caratterizzate da forte variabilità, entità del prestito, durata ecc... La grande maggioranza delle valutazioni – ricorda il presidente Marzio Govoni – porta a 5.000 euro la cifra rimborsabile per un prestito di 100.000 euro, con tutto il periodo della manipolazione coinvolto. Aggiungo che sono interessati tutti i soggetti che hanno ottenuto prestiti in quella fase, comprese imprese ed enti locali».

Manipolazione? Eh sì perché questa vicenda è proprio relativa a quanto fatto da alcune grandi banche europee nel periodo che va dal 2005 al 2008.

«Che questa manipolazione sia avvenuta, attraverso un accordo di cartello, è fuori da ogni dubbio. Con sentenze del 2013 e 2016 l’Antitrust europea – spiega Federconsumatori Modena – ha comminato 1,53 miliardi di sanzioni alle banche, ritenendo i tassi applicati in quegli anni oggetto di un accordo manipolativo della concorrenza. Pur non essendo le banche italiane direttamente coinvolte dalle sanzioni, gli effetti di quegli accordi illegittimi hanno pesato anche su mutui e prestiti nel nostro Paese. In questo senso la recente ordinanza della Corte di Cassazione del 13 dicembre 2023 potrebbe aprire le porte alla restituzione ai clienti delle banche o delle società finanziarie di una parte degli interessi su mutui, finanziamenti e leasing indicizzati al tasso Euribor, attivi tra il 2005 e il 2008. Difatti, secondo la Cassazione, il tasso del finanziamento definito sulla base dell’Euribor manipolato è nullo anche se la banca che ha concesso il mutuo non ha partecipato all’intesa restrittiva della concorrenza».

Sono quindi coinvolti, potenzialmente, non solo i consumatori che hanno sottoscritto contratti tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008 ma anche tutti quelli che erano già titolari all’epoca di mutui a tasso variabile, finanziamenti e leasing.

«Secondo alcune interpretazioni anche i titolari di finanziamento a tasso fisso, successivi al 2005, potrebbero essere interessati ad azioni risarcitorie».

Che non saranno facili né veloci. Sempre Federconsumatori sottolinea come vadano chiarite le modalità di calcolo dei differenziali che si sono ingenerati.

«Come sempre – sottolinea Federconsumatori – auspichiamo un percorso di dialogo con banche e finanziarie, per ricercare soluzioni ed evitare vertenze legali. Ma è evidente che in assenza di questa disponibilità i consumatori dovranno esaminare con attenzione i costi da sostenere rispetto alle cifre delle quali si richiede la restituzione e che sono tutto meno che simboliche: e in questa fase le banche italiane inanellano record su record mentre, per effetto della crescita dei tassi, le rate sono aumentate a dismisura».

In provincia di Modena sono 8 gli sportelli di Federconsumatori attivi per la campagna Euribor: Modena, Carpi, Mirandola, Finale, Castelfranco, Vignola, Sassuolo e Pavullo; chi volesse iniziare il percorso verso i risarcimenti dovrà presentarsi all’appuntamento con i documenti relativi al mutuo, finanziamento o leasing, che deve essere indicizzato al tasso Euribor ed essere stato acceso prima o durante il periodo indicato (29 settembre 2005/30 maggio 2008); non devono infine essere trascorsi più di 10 anni dal pagamento dell’ultima rata.l